tiri volo di 55.000 chilometri
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mettendoci più d'una volta in ÉKua balìa delle onde. Quando il cavo si rompeva, la manovra per riannodarlo .sulla nostra prua era assai lunga, complicata e difficile. Dopo circa un'ora e mezzo di navigazione giunsi così a ridosso dell'isolotto di Santa Cruz, dove feci un secondo tentativo di decollaggio che neppure riuscì, meravigliandomi assai, chè il carico di benzina era già molto limitato e non era possibile diminuirlo ulteriormente.
Nel frattempo giunse un motoscafo da Zamboanga, che mi consegnò due sacchi di posta da portare a Cebù e a Manilla; così feci anche un poco il mestiere del postino, ma lo feci di buon grado, lieto di potere in qualche cosa ricambiare le molte cortesie che mi venivano usate dalle autorità del posto.
Alle 9.30 provai nuovamente il decollaggio. Questa volta mi spostai più al largo dell'Isola di Santa Cruz in modo da correre nel primo tratto in calma di mare, e, successivamente, entrare nella zona d'acqua non riparata, per essere agevolato dalle onde nel momento di lanciarmi in aria.
La manovra fu estremamente difficile e la più emozionante di tutto il mio viaggio. Fortissimi sbalzi- sulle onde mi facevano temere seriamente che lo scafo dell'apparecchio si sfondasse. Sarebbe bastato che in uno di questi salti fosse ricascato in acqua, leggermente sbandato, per averne rotta immancabilmente un'ala. Qualunque altro apparecchio, che non avesse avuto la straordinaria robustezza di scafo dell'S. 16 ter, si sarebbe infallibilmente perduto. Invece, il nostro scafo meraviglioso, non sofferse il menomo danno o spostamento. Come Dio volle, mi trovai per aria.
Erano le 9.35. Mi diressi senz'altro per il golfo di Sibuguey invece che lungo la costa ovest di Mindanao, perchè così potevo profittare in qualunque evenienza ridosso della terra dal vento di SW, pur essendo obbligato, - - ue rotta, a scavalcare una zona montagnosa di una trentina dij. t. ?£Sfonetri.
Alle 11 e mezzo mi si parò dinanzi una fitta cortina di pioggia. Era un uragano che camminavii^da Sud verso Nord. Passai al di sotto di esso, ma ebbi tornii assai violenti sull'apparecchi». Al di là, della meteora l'ari* MW ' * -pre molto mossa ed il mare agitato. Poco dopo Campanej^S,iccor8e che la tromba della presa 11 . F. De Pinedo — Un volo di 55, H0 metri.