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Francesco De Pinedo
invisibili, perchè completamente velati dalla condensazione dell'umidità.
Talvolta mi accadde di trovarmi con l'apparecchio completamente in picchiata con tutto il motore; tal altra mi capitò anche di deviare talmente dalla rotta da dover eseguire un giro completo di orizzonte per rimettermi a posto.
La navigazione esigeva uno sforzo continuo, e non ammetteva la minima distrazione; e in queste condizioni passai l'Equatore, che avevo pensato di battezzare con una bottiglia di Champagne portata a bordo; ma le circostanze del tempo e le altre mie preoccupazioni non mi permisero la tradizionale cerimònia.
Uscito dalle nuvole, trovai una zona di forte pioggia. Erano le 12.30; ormai non mi dovevo trovare molto discosto dalla terra.
Menado, su cui ero diretto, trovasi all'estremo Nord-Ovest dell'Isola di Celebes, e prima di giungervi avrei dovuto percorrere per lo meno una cinquantina di chilometri sopra terra, dalla costa di levante a quella di ponente dell'isola, tra montagne di altezza superiore ai 2000 metri. Ma non potevo cacciarmi tra le montagne con quella fitta cortina di nuvole e pertanto, data la pioggia e la foschia che mi nascondevano la vista della terra, decisi di venire sulla dritta, su una rotta parallela all'andamento della costa, finché le condizioni di visibilità mi permettessero di dirigere nuovamente su terra con maggiore sicurezza.
Navigai così per maestro una ventina di minuti, ma ero assai preoccupato che la benzina mi venisse a mancare, perchè la rotta seguita non mi avvicinava alla meta. Venni allora di nuovo a sinistra, sotto la pioggia, portandomi circa a trenta metri sull'acqua, e navigai in direzione della costa. Ebbi fortuna, perchè poco dopo il tempo divenne un pochino più chiaro, per quanto piovoso sempre, e avvistai di prua una sottile lingua di terra. Mi trovavo esattamente all'estremo lembo Nord-Est dell'Isola di Celebes, secondo i miei calcoli.
Avvicinandomi alla costa, trovai tempo sempre nuvoloso, ma più asciutto. Passai sullo Stretto di Bangka e tagliai su terra verso Menado. Alle 17.30 planai nella rada innanzi alla città.
Molto pubblico si affollava sulla spiaggia in attesa che io vi