126 -
Francesco De Pinedo
paio d'ore di volo per rendermi conto ili modo definitivo delle cause dell'inconveniente.
A mezzogiorno planai dinanzi a Farm Cove. Mi misi d'accordò con Wackett per porre l'apparecchio in secco sulla spiaggia di Rose Bay, (poiché a Sydney non esistevano « hangar » per idrovolanti) e proceder al lavoro di smontaggio dei cilindri per verificarne le condizioni.
Avevo esitato finora a prendere una tale deliberazione poiché mi sembrava strano che il motore, che dopo il lavoro di revisione eseguito a Melbourne così egregiamente da Campanelli, aveva funzionato in modo tanto perfetto nella tappa Melbourne-Sydney, potesse improvvisamente e senza causa apparente presentare un inconveniente di carattere serio.
Tutto il pomeriggio di quel giorno fu speso nella manovra del cambio di ormeggio. Portai in volo l'apparecchio a Rose Bay, lo arenai sulla spiaggia e quivi fu iniziato senz'altro lo smontaggio. Telegrafai a Melbourne perchè mi mandassero immediatamente una cassa, che avevo colà con pezzi di rispetto del motore.
Presso l'apparecchio, sulla spiaggia fu montata una tenda, sotto la quale si poteva meglio lavorare. Assoldai anche due italiani della Colonia, perchè aiutassero il motorista e guardassero l'idrovolante durante la notte. Smontati i cilindri verificammo, con sorpresa, che essi presentavano rigature longitudinali più o meno forti e profonde.
In una coppia le rigature erano talmente profonde, che se ne rendeva necessario il cambio. Fortunatamente avevo due coppie di rispetto, con una delle quali potemmo perciò sostituire la coppia avariata.
Mi sembrò assai strano tale incidente, poiché le coppie di cilindri, verificate all'arrivo a Melbourne, erano apparse in perfette condizioni, e il loro interno era allora terso come un cristallo.
D'altra parte nel viaggio da Melbourne a Sydney il motore aveva funzionato con una regolarità perfetta, tanto che, rallegrandomi, io avevo detto a Campanelli che mai mi era sembrato che il motore fosse andato così bene.