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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Vili
   MELBOURNE
   « Il popolo australiano è felice di dare il benvenuto al primo straniero che giunge dall'Europa a Melbourne per le vie dell'aria. »
   Così mi disse il Mayor di Santa Kilda che, vestito dell'uniforme ufficiale, mi ricevette allo sbarco.
   Non starò a descrivere le ovazioni della folla, e le espansioni che ci accolsero alla nostra discesa in terra. La polizia dovette proteggerci da un massacro di cui ci minacciarono seriamente gli ammiratori, accalcati intorno a noi per vederci e stringerci la mano. La Colonia Italiana sembrava in preda ad una crisi di entusiastico furore.
   L'ansia repressa di coloro che avevano seguito il nostro viaggio sempre col dubbio che un dannato incidente potesse magari in ultimo compromettere il successo, esplodeva ora in una manifestazione di giubilo, il cui ricordo è assai caro al mio cuore.
   Eppure tutto ciò mi lasciava perfettamente indifferente. Io pensavo che il mio viaggio era ancora all'inizio e che altre e ben più dure prove mi attendevano.
   La vita nomade, durata circa cinquanta giorni, doveva ora momentaneamente interrompersi, fino alla nuova ripresa.
   Sottrattomi alle espansioni della folla, ritornai all'apparecchio e lo riportai in volo alFidroscalo di Point Cook, a pochi chilometri da Melbourne, dove venne ricoverato.