j Un volo di 55.000 chilometri
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— Sapete — egli ci disse — la nostra povera cuoca malese stava pacificamente mondando delle patate nel giardino, quando si vide passare sopra, ad una diecina di metri dì altezza, il vostro rumoroso aeroplano. Gettate le patate, corse dentro, gridando spaventata: «Il diavolo, il diavolo! » Ora è a letto.
— Ne sono dolentissimo, tanto più che anche noi ne soffriamo adesso le conseguenze.
— Ma questo non è niente, perchè la poveretta era incinta e...
— Ho capito; cosicché ho sulla coscienza il peso di un mezzo omicidio.
Nostro commensale era un dottore, il quale mi confermò che molti indigeni si erano ammalati per lo spavento causato dalla mia svolazzata sui tetti, e ciò era naturale perchè a Kupang non erano mai stati visti dei velivoli, e molti abitanti ignoravano perfino questa nuova forma di progresso umano.
Il 30 maggio passai una brutta notte, perchè sognai di aver preso moglie! Era un cattivo presagio per la mia gita in Australia.
Levatomi di buon'ora, vidi con rincrescimento che il mare era ancora aumentato dal giorno precedente, e in quelle condizioni non si potevano fare i rifornimenti. Decisi allora di cambiare ancoraggio, trasferendomi circa dieci chilometri a ponente di Kupang, dove era una punta che offriva ridosso dal vento di NE,
Il Gemma era partito all'alba per la Baia del Pellicano, a circa 20 chilometri da Kupang, per rifornirai a un deposito di carbone che era colà.
Nel paese non c'erano che battelli e qualche barca a vela; quindi, soltanto fi Gemma avrebbe potuto darmi un motoscafo per rimorchiarmi nel nuovo posto di fonda.
Mi recai dal Governatore, dal quale ottenni un biglietto con cui egli invitava il comandante del Gemma a mandarmi il motoscafo per rimorchiare l'idrovolante. Questo biglietto fu spedito a mezzo di un veliero, il quale impiegò tre ore per giungere a destinazione. Così solo nel pomeriggio riuscii ad avere il motoscafo e, con una manovra che durò due ore, potei portare l'apparecchio in uno specchio d'acqua più calmo, dove imbarcammo la. benzina