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   Francesco De Pinedo
   In altri voli sotto la pioggia non ci era mai accaduto di bagnarci in quel modo!
   Chi voglia rendersi conto delle particolari condizioni del mio spirito in quel momento, immagini un tiratore al bersaglio nell'istante che lascia partire il colpo: le facoltà del suo cervello sono tutte concentrate nell'occhio che segue la mira e nei suoi nervi che debbono premere il dito sul grilletto.
   Più che vedere, i miei occhi cercavano d'intuire, attraverso il velo fitto dell'acqua, il contorno della costa; i miei nervi non funzionavano che per rendere più pronte le mani ed i piedi nel-l'agire sul volante e la pedaliera di manovra.
   E questa mia tensione doveva prolungarsi finché non fosse superato quel pericolo.
   Spesso invocavo nel mio intimo il Dio che anima la natura e le sue meteore e che, per i suoi misteriosi voleri, aveva creato le circostanze che mi avevano condotto là in quel tempo, in quel momento e verso quella mèta.
   Nei miei appunti trovo che la fase più acuta durò dalle 14 alle 15: un'ora che mi parve un secolo.
   Finalmente alle 15 la costa si comincia a distinguere e si comincia a vederé anche uno squarcio d'orizzonte. La fine!
   Impetuose raffiche ci salutano con un ultimo rabbioso addio. Mi volto indietro a rimirare, e non posso esimermi da un moto di sorpresa : neri e plumbei cumuli di nubi nascondono come un enorme sipario il cammino percorso. Anche Campanelli si volta. Ci scambiamo uno sguardo nel quale sono tutte le nostre impressioni. Non credevamo quasi di essere riusciti a passare di là.
   La navigazione procede ora non più nella pioggia; siamo ancora alquanto sballonzolati fino a Puket, dove ammaro alle 15.20 nei pressi di un piroscafo, ormeggiandomi ad una boa con bandiera, che era stata evidentemente preparata per noi.
   A causa dei bassifondi, che si estendono al largo dalla riva, il posto di fonda dell'apparecchio era distante da terra; attendendo che un motoscafo ci venisse a rilevare, gustammo come forse non mai una tenue sigaretta.
   Il punto più critico della traversata dall'Italia a Melbourne