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Francesco De Pinedo
— Portate solo dodici candele come materiale di rispetto ed uno et smoking » come bagaglio.
Cercai di attenermi al suo consiglio, ma non ebbi il coraggio di ridurre ad una così semplice espressione le mie scorte di bordo. Vero è che in sèguito ebbi a disfarmi di buona parte della mia roba, gettandola in mare per alleggerire l'apparecchio.
Cominciammo quindi il rifornimento. Ma il vento divenne più fresco, e dovemmo presto smettere di lavorare per il disturbo che le onde corte e frangenti ci causavano. Dovetti in tutta fretta rimandare il personale di aiuto a bordo delle imbarcazioni, che feci poi allontanare dall'apparecchio per evitare pericolose collisioni. Il rifornimento non si poteva più fare in quelle condizioni; se il vento e il mare rinfrescavano ancora, anche l'apparecchio sarebbe venuto a trovarsi in una posizione critica. Domandai perciò una imbarcazione a motore per farmi rimorchiare in un posto più riparato.
Dopo qualche difficoltà riesco ad ottenere un motoscafo col quale prendo l'apparecchio a rimorchio. Questo fu per me una non facile operazione, non avendone ancora la pratica necessaria. La corrente assai forte di prua ci fa camminare assai lentamente; il vento in poppa fa prendere così forti sbandate e straorzate all'apparecchio che un paio di volte si rompe-il cavo di rimorchio. Non voglio abbozzare i cavi alle estremità delle ali: per quanto ciò eviterebbe le violenti straorzate, temo per il tormento che ne riceverebbero le ali a causa del mare. Finalmente mi decido e, il tormento delle ali essendo minore di quello che avessi supposto, il rimorchio si compie regolarmente.
Entriamo in un piccolo estuario lontano circa 10 chilometri dalla città. Sono le 8 di sera quando riusciamo ad ormeggiare l'apparecchio; e dalla partenza da Calcutta non avevamo mangiato che qualche uovo e delle frutta.
Le nostre traversìe non sono però finite. Il motoscafo che ci ha rimorchiati deve tornare in città. A me intanto ne occorre un altro che pi assista in caso d'improvvisa burrasca e che ci agevoli la partenza alla mattina seguente; perciò ritorno anch'io in città