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Francesco De Pinedo
con l'apparecchio. Ma invano cerco fra di essi un cappello a fungo, che denoti la presenza di un inglese.
Intanto molte imbarcazioni si scostano dalla riva, e in poco tempo siamo attorniati da ima moltitudine enorme di barche grandi e piccole, manovrate da poco abili marinai, che mettono in grave pericolo l'apparecchio.
Campanelli ed io ci alterniamo a gridare per tenerli a distanza. Invano! Finalmente scorgo la salvezza in un europeo, in calzoni corti e camicia bianca. Egli mi fa cenno da terra. Lascio allora Campanelli alle prese con la turba degli spettatori e mi reco da lui Dichiariamo i nostri nomi. Egli è ingegnere, svizzero, e si trova a Rajahmundry da circa un anno per montare una cartiera. Mi fa avere dalle autorità locali un poliziotto, che guardi l'apparecchio, ed io mi reco al telegrafo per annunciare la mia fermata imprevista.
È già notte.
Ritorno a bordo, dove Campanelli aveva intanto già fatta la e toilette » notturna al motore.
Le imbarcazioni non sono diminuite. Con grossi fanali esse seguitano a girare intorno all'apparecchio; ma riusciamo finalmente a tenerle a una distanza un po' più rispettosa.
Possiamo intanto organizzare il servizio di polizia notturna. Piazziamo il poliziotto sull'apparecchio: è un indù vestito come tutti gli altri, il quale non ha nessun distintivo speciale, ma solo per unica arma un ombrello di seta nera. Lo mettiamo seduto su di un'ala, con i piedi sul galleggiammo laterale, dove egli rimane accoccolato, spaventatissimo sempre di muoversi, perchè gli abbiamo detto che il minimo movimento basta a produrre una avaria alle « centine » delle ali.
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Il suo paracqua trova un'adatta posizione, agganciato com'è per il manico ricurvo alle crociere delle ali. Ma il povero diavolo ha molto da fare contro i curiosi che gli girano intorno, e, non potendo muoversi, si sfoga a gridare a squarciagola e a lanciare degli sputi per dare maggiore forza alle sue imprecazioni.
Ad ora inoltrata della sera, finalmente un po' più tranquillo sulle sorti dell'apparecchio, accettai l'invito dell'ingegnere e mi