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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   42-
   Francesco De Pinedo
   stenza alla fatica e per la sua abilità nel fare successivamente da falegname, saldatore e pittore.
   Il pomeriggio del 4 rimisi di nuovo in mare l'apparecchio con grandi stenti e con qualche ansia. Intanto avevo preventivamente scaricato una parte della benzina, per diminuire il peso, e sbarcato l'elica di ricambio, posta nella coda, e che spedii a Karachi a mezzo del piroscafo postale proprio quel giorno in partenza da Chahbar.
   Durante la manovra sudai freddo parecchie volte, temendo per la incolumità dell'apparecchio. Per spiegarmi con la gente che mi aiutava, elessi alla dignità di capo manovra imo nei negri che erano lì e che mi sembrava il più svelto ed il più intelligente, e ad esso davo gli ordini, indicando con disegni sulla carta le operazioni da eseguire. v
   Di tanto in tanto la ciurma si fermava, e tutti, per darsi il tempo, battevano le mani insieme, cantando in coro ed invocando Allah. Se non fossi stato seriamente preoccupato per la sorte dell'apparecchio, avrei trovato anche da ridere.
   La scena meritava di essere cinematografata; io non potevo occuparmene personalmente e pregai un ufficiale inglese di ritrarre la manovra, spiegandogli*il maneggio della mia macchina cinematografica.
   Senonchè le cose andarono male; poco dopo, l'ufficiale venne da me desolatissimo per aver rotto la manovella della macchina. Questa fu messa allora da parte, e poco dopo uno dei negri, nell'entusiasmo della manovra, mise un piede sul cavalletto, rompendolo in due pezzi; così non se ne parlò più.
   A questo proposito debbo notare che, come in tale occasione, così in'altre per le quali sarebbe stato interessale avere documenti fotografici o cinematografici, io mi trovavo nelle condizioni di essere l'attore principale e quindi non potevo occuparmi di ritrarre alcuna veduta. Viceversa, quando avevo la possibilità di farlo, i soggetti non erano degni di interesse; e così ben poco ho potuto riportare del mio viaggio. -
   Dopo tre ore di manovra, l'apparecchio fu finalmente messo in mare senza che subisse, fortunatamente, nuove avarie. Caii-