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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 209 —.
   Il giovane guardò del franco suo sguardo l'ufficiale e rispose :
   — Il signor d'Artagnan?
   — Tale è il suo nome, figliuol mio.
   Il re fanciullo levò lento la manina e la porse al moschettiere che piegato un ginocchio a terra, la baciò.
   — Signor d'Artagnan, — ripetè Luigi, — va bene, madama?
   In quel momento s'udì un rumore che s'andava accostando.
   — Che è ciò ? — disse la regina.
   — Oh! oh! — rispose d'Artagnan, tendendo l'orecchio acuto e Io sguardo intelligente, — è il rumore del popolo che si solleva.
   — Bisogna fuggire, — disse la regina.
   — Vostra ^ Maestà m'ha affidata la direzione di questa faccenda; bisogna rimanere e sapere quel che vuole il popolo.
   — Signor d'Artagnan!
   — Vi garantisco di tutto.
   Nffsuna cosa, si comunica più rapidamente della fiducia. La regina piena di forza e di coraggio sentiva al più alto grado quelle due virtù vicino alle altre.
   — Fate pure, — diss'ella, — mi rimetto a voi.
   — Vostra Maestà vuol permettermi durante questa faccenda di impartire ordini in suo nome?
   — Ordinate, signore.
   — Che vuole ancora questo popolo ? — disse il re.
   — Lo vedremo subito, sire, — disse d'Artagnan.
   E U6CÌ rapidamente dalla camera.
   Il tumulto che andava crescendo, pareva ravvolgere tutto il Palazzo Beale. Udivansi dall'interno grida di cui non si poteva comprendere il significato. Era evidente che vi era clamore e sedizione. Il re mezzo vestito, la regina e Laporte, rimasero ciascuno immoti e allo stesso punto che si trovavano, ascoltando e aspettando.
   Comminges, che quella notte era di guardia al Palazzo Reale, accorse; aveva duecento uomini press'a poco nei cortili e nella scuderia e li poneva a disposizione della regina.
   — Or bene, — domandò Anna d'Austria, vedendo ricomparire d'Artagnan. — Che c'è di nuovo?
   — S'è sparsa la voce che la regina abbia abbandonato il Palazzo Reale conducendo seco il re: il popolo vuol aver
   Dumas. Venti anni dopo. — II
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