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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 169 — ¦ :
   — Venite, venite, signori — disse Mazarino, — parleremo di ciò alla regina-
   In capo al corridoio si fermò.
   _ Posso contare su voi altri, n'è vero, signori ?
   — Non ci diamo due volte noi. Ci siamo dati a voi, comandate e obbediremo.
   — Bene, — disse Mazarino, — entrate nel gabinetto ed aspettate.
   E facendo una giravolta, Mazarino entrò nel salotto da un'altra porta
   LI.
   La sommossa si fa rivolta.
   Il gabinetto, in cui erano stati introdotti d'Artagnan e Porthos, non era separato dal salotto in cui trovavasi la regina se non da portiere di tappezzeria. La poca grossezza della separazione consentiva dunque d'udire tutto- ciò che accadeva, mentre l'apertura che trovavasi fra le due cortine, per angusta che fosse, permetteva di vedere.
   La regina stava in piedi in questa sala pallida di collera ; ma pure sapeva tanto padroneggiarsi, che si sarebbe detto non provasse alcuna commozione. Dietro lei erano Comminges, Villequier e Guitaut; dietro gli uomini le donne.
   A lei dinanzi il cancelliere Séguier, lo stesso che, venti anni prima, l'aveva tanto perseguitata, raccontava come la sua carrozza era stata infranta, come in seguito aveva dovuto rifugiarsi nel palazzo d'O... ; che il palazzo era stato invaso, saccheggiato, devastato; come per buona sorte gli fosse riuscito di nascondersi in un gabinetto, con la porta nascosta dalla tappezzeria, ove una vecchia l'aveva chiuso con suo fratello il vescovo di Meux. Che spavento di fronte a quel pericolo ! I forsennati s'erano accostati a quel gabinetto con tali minaccie che il cancelliere credette fosse giunta la sua ultima ora, e si confessò dal fratello per essere preparato a morire, ove venisse scoperto. Fortunatamente non lo era stato ; il popolo supponendolo fuggito da qualche porta segreta, erasi ritirato e gli aveva lasciato libero il passo. S'era allora mascherato con gli abiti del marchese d'O... ed era uscito dal palazzo inciampando sui corpi del