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Era evidente, come lo aveva detto il conte, che quel nome non era del tutto cancellato dalla sua memoria, sebbene fosse alquanto confuso fra le antiche rimembranze.
— Athos? — diss'ella, aspettate!...
E posò le sue mani sulla fronte come per reprimere le mille sue fuggitive idee che conteneva e a raccgliersi un momento, per poter vederci chiaro in quella folla brillante e screziata.
— Volete che vi aiuti, madama? — disse sorridendo Athos.
— Ma sì, — rispose la duchessa già stanca delle sue ricerche; mi farete piacere.
— Questo Athos era stretto in amicizia con tre giovani moschettieri che si chiamavano d'Artagnan, Porthos ed...
Athos si fermò.
— Ed Aramis, — disse vivamente la duchessa.
— Ed Aramis, appunto, —- riprese Athos; — voi non avete dunque tutt'affatto dimenticato questo nome?
— No, — diss'ella, — no; povero Aramis! era un adorabile gentiluomo, elegante, riguardoso, e che faceva dei versi graziosi ; credo che abbia finito male.
— Malissimo; si è fatto abate.
— Ah ! che disgrazia ! — disse madama di Chevreuse, giocando negligentemente col ventaglio. — Davvero, o signore, ve ne ringrazio.
— Di che, madama?
— Di avermi ringiovanita questa rimembranza, che è una delle più care della mia gioventù.
— Mi permettete voi allora, — riprese Athos, —di rammentacene una seconda?
— Che ha relazione con Aramis?
Sì e no.
— Dite pure, o signore. Con un uomo come voi arrischio tutto.
Athos s'inchinò.
— Aramis, — continuò egli, — era stretto in amicizia con una giovine cucitrice di Tours.
— Una giovine cucitrice di Tours? — disse madama di Chevreuse.
— Sì, una sua cugina, che si chiamava Maria Michon.
— Ah ! la conosco, — gridò madama di Chevreuse : — egli scrisse ad essa dall'assedio della Rocella, per prevenirla di un complotto che si tramava contro quel povero Buckingham.