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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 190 --
   Era evidente, come lo aveva detto il conte, che quel nome non era del tutto cancellato dalla sua memoria, sebbene fosse alquanto confuso fra le antiche rimembranze.
   — Athos? — diss'ella, aspettate!...
   E posò le sue mani sulla fronte come per reprimere le mille sue fuggitive idee che conteneva e a raccgliersi un momento, per poter vederci chiaro in quella folla brillante e screziata.
   — Volete che vi aiuti, madama? — disse sorridendo Athos.
   — Ma sì, — rispose la duchessa già stanca delle sue ricerche; mi farete piacere.
   — Questo Athos era stretto in amicizia con tre giovani moschettieri che si chiamavano d'Artagnan, Porthos ed...
   Athos si fermò.
   — Ed Aramis, — disse vivamente la duchessa.
   — Ed Aramis, appunto, —- riprese Athos; — voi non avete dunque tutt'affatto dimenticato questo nome?
   — No, — diss'ella, — no; povero Aramis! era un adorabile gentiluomo, elegante, riguardoso, e che faceva dei versi graziosi ; credo che abbia finito male.
   — Malissimo; si è fatto abate.
   — Ah ! che disgrazia ! — disse madama di Chevreuse, giocando negligentemente col ventaglio. — Davvero, o signore, ve ne ringrazio.
   — Di che, madama?
   — Di avermi ringiovanita questa rimembranza, che è una delle più care della mia gioventù.
   — Mi permettete voi allora, — riprese Athos, —di rammentacene una seconda?
   — Che ha relazione con Aramis?
   Sì e no.
   — Dite pure, o signore. Con un uomo come voi arrischio tutto.
   Athos s'inchinò.
   — Aramis, — continuò egli, — era stretto in amicizia con una giovine cucitrice di Tours.
   — Una giovine cucitrice di Tours? — disse madama di Chevreuse.
   — Sì, una sua cugina, che si chiamava Maria Michon.
   — Ah ! la conosco, — gridò madama di Chevreuse : — egli scrisse ad essa dall'assedio della Rocella, per prevenirla di un complotto che si tramava contro quel povero Buckingham.