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Grimaud fece un gesto che voleva dire che non vedeva in qual modo tal cosa lo riguardasse.
___ Sì, davvero, — riprese La Ramée, — la cosa al contrario vi riguarda, perchè avete l'onore di servirci, senza dire che per buono appetito e gran sete che avessimo resterà bene qualche cosa sui piatti e nelle bottiglie, e questa cosa sarà per voL
Grimaud s'inchinò in segno di ringraziamento.
_ Ed ora, monsignore, — disse La Ramée, — domando
permesso a Vostra Altezza, sembra che il signor di Chavigny si assenti per qualche giorno, e mi prevenne che prima delìa 6ua partenza ha degli ordini da darmi.
Il duca provò a scambiare un'occhiata d'intelligenza a Grimaud, ma l'occhio di quest'ultimo non ci fece caso.
— Andate pure, — disse il duca a La Ramée, — e ritornate il più presto possibile.
— Monsignore desidera dunque la rivincita della partita alla palla di ieri?
Grimaud fece un segno impercettibile col capo dall'alto al basso.
— Sì, — rispose il duca; — ma state in guardia, mio caro La Ramée, i giorni si succedono ma non sono sempre eguali; in modo che quest'oggi sono disposto a battervi come si deve.
La Ramée uscì; Grimuad lo seguì cogli occhi, senza che il resto del suo corpo deviasse d'una linea; indi, quando vide la porta chiusa, trasse vivamente di tasca una matita ed un pezzetto di carta, e disse:
— Scrivete, monsignore.
— Che debbo scrivere?
Grimaud fece un segno col dito, e dettò :
« Tutto è pronto per domani a sera; state in guardia dalle sette alle nove ore; tenete pronti due cavalli da sella; noi scenderemo dalla prima finestra della galleria ».
— Poscia ? — disse il duca.
— Poscia? firmate.
— Ed è tutto?
.— Che volete di più, monsignore? — riprese Grimaud, che parteggiava per la più austera concisione.
Il duca firmò.
— Ora, — disse Grimaud, — monsignore ha perduto la palla?
— Quale palla?
¦— Quella che conteneva la lettera.