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iiiaud colla lanterna che continuava a camminare; voleva chiamarlo perchè l'aiutasse a trarsi fuori da quella stretta gola che lo soffocava, ma gli era impossibile pronunciare una parola. Quindi, all'altra estremità, a quella per cui era venuto, egli sentiva i passi dei suoi inseguitori; quei passi si avvicinavano incessantemente, era scoperto, non aveva più speranza di fuggire. La muraglia pareva esser d'accordo coi suoi nemici, e comprimerlo tanto più, quanto più aveva bisogno di fuggire; alla fine udì la voce di Jja Ramée, lo scorse. La Ramée stese la mano e gliela pose sulla spalla scoppiando dal ridere; egli era acciuffato e ricondotto in quella camera bassa e arcuata, in cui erano morti il maresciallo Ornano, Puylaurens e suo zio; le loro tre tombe erano là, che incavavano il terreno, ed una quarta tomba era aperta, che non aspettava che un cadavere.
Così, quando si svegliò, il duca fece tanti sforzi per tenersi desto, quanti ne aveva fatti per addormentarsi; e quando La Ramée entrò, lo trovò tanto pallido e affannato, che gli domandò se era ammalato.
— Infatti, —- disse una guardia che aveva riposato nella camera e che non aveva trovato sonno a causa del mal di denti che aveva preso dall'umidità, — monsignore ha passato una notte agitata e due o tre volte in sogno, ha chiamato soccorso.
— Che ha dunque monsignore? — domandò La Ramée.
— Eh ! sei tu, imbecille, — disse il duca, — che con tutte le tue frottole di evasioni mi hai rotto la testa ieri e per causa tua ho sognato di essere fuggito, e scappando di avermi rotto il collo.
La Ramée scoppiò a ridere.
— Lo vedete, monsignore, — disse La Ramée, — è un avviso divino; così io 6pero che monsignore non commetterà simili imprudenze se non in sogno.
— Voi avete ragione, mio caro La Ramée, — disse il duca, asciugandosi il sudore che irrorava ancora la sua fronte, benché fosse completamente desto, — non voglio pensare ad altro che a bere ed a mangiare.
— Silenzio; — disse La Ramée.
E allontanò le guardie una dopo l'altra, con un pretesto qualunque.
— Ebbene? — domandò il duca quando furono soli.
-— Ebbene, — rispose La Ramée, — la vostra cena è comandata.