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guenza non sarebbe immischiata alcuna polvere nei primi e che il secondo sarebbe stato naturale.
Quanto all'ubriacarlo, il duca non poteva avere una tale intenzione, e si pose a ridere a questo solo pensiero ; poscia gli venne un'idea che conciliava tutto. Il duca aveva seguito il monologo interno di La Ramée con occhio inquieto di mano in mano che lo tradiva la sua fisonomia; ma in fine il volto del bargello si rasserenò.
— Ebbene, — gli chiese il duca, — siamo d'accordo?
— Sì, monsignore, ad una condizione.
— E quale?
— Che Grimaud servirà in tavola.
Non c'era alcuna cosa che garbasse meglio al principe. Tuttavia ebbe la forza di simulazione da far prendere al suo viso un aspetto di cattivo umore molto visibile.
— Al diavolo il vostro Grimaud! — gridò egli; — mi guasterà di certo la festa.
— Gli ordinerò di star dietro a Vostra Altezza, e siccome non profferisce mai una parola, così Vostra Altezza nè lo vedrà, nè lo sentirà, e con un poco di buona volontà potrà figurarselo cento leghe distante.
— Sapete voi, mio caro, che cosa vedo molto chiaro in tutto' ciò ? Sì è che voi diffidate di me.
— Monsignore, la Pentecoste è dopodomani.
— Ebbene! che importa della Pentecoste? Temete forse che lo Spirito Santo discenda in forma d'una lingua di fuoco per aprirmi le porte della prigione?
— No, monsignore; ma vi ho raccontato cosa aveva profetato quel dannato mago.
— E cosa ha predetto ?
— Che non passerebbe il giorno della Pentecoste che Vostra Altezza sarebbe fuori di Vincennes.
— Credi dunque ai maghi, imbecille?
— Io, — disse La Ramée, — mi prendo tanta briga di ciò come di questo, e fece scoppiettare le dita. Ma è il signor Giulio che si impensierisce: in qualità d'italiano, è superstizioso.
Il duca alzò le spalle.
— Ebbene, sia pure ! — diss'egli con una bonarietà perfettamente simulata, — accetto Grimaud, poiché senza di ciò, la cosa non finirebbe ; ma non voglio alcun altro se non Grimaud; voi vi incaricherete di tutto, comanderete la colazione come meglio crederete; l'unico piatto da me prescelto è uno di quei pasticci di cui mi avete parlato.