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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 170 --
   Il duca gli tese la mano; Grimaud s'avvicinò e gliela baciò rispettosamente. Le maniere dignitose di Athos avevano allenato Grimaud.
   — Ed ora, — domandò il duca, — che dobbiamo fare?
   — Sono le undici del mattino, — riprese Grimaud. — Monsignore alle dieci, dovrebbe domandare di fare una partita alla palla con La Ramée, e manderà due o tre palle sopra lo spalto.
   — Ebbene, dopo?
   — Dopo... monsignore s'avvicinerà alla muraglia e griderà ad un uomo che lavora nel fossato di rimandargliele.
   — Comprendo, — disse il duca.
   Il viso di Grimaud parve esprimere un viva soddisfazione: il poco uso che faceva della parola gli rendeva la conversazione difficile.
   Fece un movimento per ritirarsi.
   — Ah, capperi ! — disse il duca, — tu non vuoi proprio accettar nulla?
   — Vorrei che monsignore mi facesse una promessa
   — E quale? parla.
   — Cioè che quando noi ci salveremo, io passerò in qualunque luogo, perchè possa nascondermi; perchè se riacciuffano monsignore, il più grande rischio che ella corra è di essere rimesso in prigione, mentre se ripigliano me, la minor cosa che mi possa accadere è di essere impiccato.
   — È troppo giusto, — disse il duca, — e parola da gentiluomo, sarà fatto come tu chiedi.
   — Ora non ho che una cosa da domandare a monsignore : ed è che continui a farmi l'onore di detestarmi come faceva prima.
   — Mi proverò, — disse il duca.
   Picchiarono alla porta. Il duca si pose in saccoccia il biglietto e la borsa, e si gettò sul letto. Si sapeva che era l'unica sua risorsa nei suoi momenti di grande noia. Grimaud andò ad aprire; era La Ramée che ritornava dalla casa del cardinale, ov'era succeduta la scena che abbiamo narrato.
   La Ramée volse uno sguardo investigatore intorno a sé, e vedendo sempre gli stessi sintomi d'antipatia tra il prigioniero ed il suo custode, sorrise colmo di interna soddisfazione.
   Indi volgendosi a Grimaud, gli disse:
   — Bene, amico mio, bene. Si è parlato di voi in un luogo