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Vademecum F.O.I. 1975

Federazione Ornicoltori Italiani
Tipografia Babina Bologna, 1975, pagine 293


   
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   CAPITOLO I.
   SCOPI - CLASSIFICAZIONE
   Art. 1. - Il presente Regolamento stabilisce le norme che disciplinano le manifestazioni ornitologiche, riconosciute ed autorizzate dalla Federazione Ornicoltori Italiani.
   Esso si intende conosciuto ed accettato dalle Associazioni federate, dai tesserati della F.O.I. e, in genere, da tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intervengano alle manifestazioni in questione
   Il Regolamento-programma di cui al successivo art. 13, non potrà contenere norme in contrasto con lo Statuto della F.O.I., con il presente Regolamento e con le disposizioni emanate dall'Ordine dei Giudici e dalle CC.TT.NN. approvate dal C.D.F.
   Il Regolamento Generale delle Manifestazioni Ornitologiche surroga i regolamenti-programma delle singole Mostre, per quanto in essi non esplicitamente previsto.
   Art. 2. - Le manifestazioni ornitologiche hanno lo scopo di:
   a) favorire l'incontro tra tutti gli interessati ai problemi ornitologici:
   b) consolidare il vincolo associativo tra gli allevatori:
   c) diffondere tra il pubblico la conoscenza degli uccelli ed i problemi connessi alla conservazione delie specie indigene (particolarmente quelle in via di estinzione):
   d) Promuovere il miglioramento delle razze allevate in cattività.
   Art. 3. - Sono manifestazioni ufficiali le Mostre riconosciute ed autorizzate dalla F.O.I. e dai Raggruppamenti Regionali.
   In relazione alla loro prevalente finalità ed all'area ornitologica interessata, le manifestazioni si suddividono nei seguenti tipi:
   A-ESPOSIZIONI DI COMPETENZA REGIONALE.
   1). Provinciali:
   a) Sociali;
   b) Intersociali.
   2). Interprovinciali.
   B-ESPOSIZIONI DI COMPETENZA FEDERALE.
   1. Interregionali.
   2. Nazionali.
   3. Rassegne e Concorsi riservati ai giudici.
   4. Campionati di Raggruppamento e Campionati Italiani.
   5. Campionati Mondiali.
   La definizione del tipo di manifestazione secondo la classificazione suddetta è posta in stretta relazione con il tipo di programma, secondo quanto disposto dal C.D.F. su proposta delle CC.TT.NN. e con particolare riferimento all'ambito territoriale.
   Le Rassegne sono esposizioni indette su proposta e sotto l'egida delle rispettive CC.TT. NN. d'intesa con i collegi regionali fjUeressati. Esse vengono autorizzate dal C.D.F. 'gl'ambito del Calendario Mostre. ^Aà
   La periodicità delle Rassed,V'^è determinata dal C.D.F. su proposta delle rispettive CC. TT.NN.
   I Campionati Italiani possono essere svolti in prova unica per tutte le razze o, i>kvia subordinata, in prove distinte, secondo-,f modalità previste dal successivo art. 66. (
   I Campionati Mondiali sono patrocinati dalla C.O.M. Per essi vige il Regolamento C.O.M.
   Le Mostre non uffiiciali sono effetuate secondo le modalità di cui al successivo art. 82.
   CAPITOLO II.
   CALENDARIO
   Art. 4. - Al fine di concordare le proposte di calendario delle Manifestazioni Ornitologiche, ì Presidenti dei vari Raggruppamenti Regionali dovranno indire una riunione dei Rappresentanti delle Associazioni, appartenenti al Raggruppamento medesimo.
   Le Associazioni che disertano la riunione si considerano rinunciatarie e, in quanto tali, non potranno ottenere il riconoscimento ufficiale delie Manifestazioni che intendessero successivamente programmare.
   Art. 5. -^^applicazione di quanto previsto daltlpt. 39y<«Q d) del Regolamento Organico, i Presidenti Sei Consigli Regionali, entro il 30 aprile di ciascun anno, dovranno comunicare alla F.O.I.:
   — il tipo della Manifestazione, secondo iguanto previsto dal precedente art. 3;
   —f^kdate relative all'ingabbio, al giudizio, ij^fcpertura ed alla chiusura della Manife-sOjSne;
   — le categorie a concorso.
   Ciò sia per le Mostre di competenza regionale, sia per le altre Manifestazioni di competenza federale.
   Ciascun Raggruppamento Regionale non potrà avanzare più richieste per mostre di compe-
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