UN FIGLIO BEL SOLE 295
gridò. — Voi siete l'unico padrone di nave del gruppo che rubi i marinai degli altri. — Si sedette, poi, a bassa voce: — Chi sa cosa c'è sotto. Questo Tai-Hotauri ha qualche progetto, ma che cosa sarà?
IV.
Mentre il battello si avvicinava al bordo della « Malahini », il viso ansioso di Herman salutava al di sopra dell'inferriata.
— Il termometro si è abbassato al limite estremo, — annunciò. — E' imminente l'uragano. Ho gettato l'ancora.
— Gettate anche quella grande, — ordinò il capitano Warfìeld, rientrando in carica. — Qui, voialtri, sollevate il battello, e collocatelo in coperta.
Su tutte le golette c'erano uomini affaccendati in coperta. Si udiva un gran tintinnio di catene, e un frequente calare di ancore, ora da un bastimento, ora dall'altro. Quelli che, come la « Malahini », avevano una terza ancora, si preparavano a calarla, quando potevano rilevare da che parte il vento avrebbe soffiato.
Il rombo sulla spiaggia cresceva conti-