Stai consultando: 'Un Figlio del Sole ', Jack London

   

Pagina (295/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (295/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   UN FIGLIO BEL SOLE 295
   gridò. — Voi siete l'unico padrone di nave del gruppo che rubi i marinai degli altri. — Si sedette, poi, a bassa voce: — Chi sa cosa c'è sotto. Questo Tai-Hotauri ha qualche progetto, ma che cosa sarà?
   IV.
   Mentre il battello si avvicinava al bordo della « Malahini », il viso ansioso di Herman salutava al di sopra dell'inferriata.
   — Il termometro si è abbassato al limite estremo, — annunciò. — E' imminente l'uragano. Ho gettato l'ancora.
   — Gettate anche quella grande, — ordinò il capitano Warfìeld, rientrando in carica. — Qui, voialtri, sollevate il battello, e collocatelo in coperta.
   Su tutte le golette c'erano uomini affaccendati in coperta. Si udiva un gran tintinnio di catene, e un frequente calare di ancore, ora da un bastimento, ora dall'altro. Quelli che, come la « Malahini », avevano una terza ancora, si preparavano a calarla, quando potevano rilevare da che parte il vento avrebbe soffiato.
   Il rombo sulla spiaggia cresceva conti-