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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   UN FIGLIO BEL SOLE
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   date sembravano spettrali. Isaacs ansava in modo da impietosire.
   — Che fretta avete? — chiese Parlay con premura agli ospiti che se ne andavano. — Gradite un'altra bibita, cari signori.
   Nessuno badava a lui. Allorché si incamminarono lungo il sentiero orlato di conchiglie che conduceva alla spiaggia, egli sporse il capo dalla porta e gridò :
   — Non dimenticate, signori! Domani alle dieci il vecchio Parlay vende le sue perle.
   III.
   Sulla spiaggia si svolgeva una scena curiosa. Un battello dopo l'altro si riempiva dei suoi uomini e si staccava. Era diventato ancor più scuro. La calma stagnante continuava e la sabbia tremava sotto i piedi ad ogni urto del mare sulla riva esterna. Narii Her-ring camminava indifferente sulla sabbia. Egli sogghignò alla eloquente fretta dei capitani e commercianti. Erano con lui tre dei suoi kanaka, e anche Tai-Hotauri.
   — Entrate nel battello e prendete un remo, — ordinò il capitano Warfield a quell'ultimo.