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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   289
   — Misero avido vecchio! — sussurrò il capo-ciurma della « Malahini » all'orecchio di Peter Gee.
   — E se scoppiasse quel temporale che pare si avvicini? — disse il capitano della « Dolly ». L'isola di Hikihoho non è mai stcitcl inghiottita.
   — Non è escluso che lo possa essere, — disse il capitano Warfield.
   — Non me ne fiderei.
   — Che cornacchia gracchia lì? -— disse disapprovando Grief.
   — Mi rincrescerebbe di perdere quella macchina nuova prima che abbia ripagato il suo costo, — rispose cupamente il capitano.
   Parlay balzò con agilità stupefacente verso il barometro.
   — Guardate, miei arditi marinai! r— gridò con esultanza.
   Il più vicino lesse l'indicazione. Sulla sua faccia si dipinse subito l'effetto di impressione viva.
   — E' precipitato di dieci gradi, — disse, solamente; bastò però perchè ogni viso si oscurasse, e si potè notare in tutti un impulso a raggiungere la porta.
   — Ascoltate! — disse imperativamente Parlay.
   Un figlio del sole. 19