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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   234 JACK LONDON
   Cinque minuti più tardi, un grido di gioia dei kanaka richiamò l'attenzione sul « Nuli iva », la cui macchina si era guastata. Esso fu raggiunto perciò subito, e i marinai del « Malahini » non mancarono di ricambiare lo scherno, mentre il piccolo bastimento veniva trasportato indietro dalla corrente.
   — Che buona macchina, questa, — disse soddisfatto Grief, allorché la laguna si offerse alla vista e la corsa fu rivolta al luogo d'ancoraggio.
   Il capitano era evidentemente contento; pure si limitò a dire:
   — Vedrete che renderà molto.
   Il « Malahini » entrò al centro della piccola flotta, in cerca di un buon ancoraggio.
   — Ecco là Issac sulla « Dolly », — osservò Grief, facendo il saluto colla mano, e la « Roberta » di Gee. Poteva Gee mancare a una vendita di perle come questa? E non manca Francini col « Cactus ». I compratori ci sono tutti. Il vecchio Parlay incasserà abbondantemente.
   — Non hanno ancora riparato la macchina, — disse il capitano osservando il «Nu-hiva», le cui vele si vedevano attraverso le piante di cacao.