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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JACK LONDON
   Non è vero che Parlay regola il tempo a volontà?
   — Proprio come il diavolo, — rispose quello. — Se vuole tempo burrascoso, l'ha, se non vuole vento, l'aria si quieta.
   — Niente di allegro, e niente di buon augurio quelle perle, — borbottò Tai-Hotau-ri, scuotendo la testa convinto. — Lui dice che le vende: una quantità di navi arriva. Allora lui esorcizza un tremendo fortunale e tutti periscono: tutti i nativi di qui lo dicono.
   — Ecco che difatti adesso abbiamo ia burrasca, — disse il capitano, che rise amaro. — Stiamo per entrare in ballo. Fosse la « Malahini » a 1000 miglia da qui, sarei più contento !
   — E' senza dubbio un po' pazzo, — concluse Grief. — Ho cercato di capirlo, ma non è facile. Siccome per diciotto anni aveva fatto tutto per lei, adesso talvolta è ancora convinto che essa sia viva e che debba tornare dalla Francia. Ecco una delle ragioni del continuare a raccogliere perle. E odia i bianchi. Non può dimenticare che gli uccisero la figlia. Dov'è questo vostro vento?
   Le vele si afflosciavano: il capitano borbottò disgustato. Oltre il caldo soffocante, nessun alito di vento. Il sudore colava da