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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   251
   ma. Per un certo tempo il vecchio ebbe la mente completamente sconvolta. Lo tennero colla camicia di forza per due giorni al Club Coloniale. Uno zio di sua moglie, un vecchio di Paumota, tagliò la camicia e lo liberò.
   — Parlay accomodò le cose a modo suo, cioè: ficcò tre palle in corpo a un tenente... — che se la cavò a stento con tre mesi di letto, — aggiunse Warfield, — poi gettò un bicchiere di vino in faccia al governatore; ebbe un duello col comandante del porto, malmenò i suoi servi, fece uno scompiglio all'ospedale, ruppe due costole a un infermiere e fuggì, scendendo alla sua goletta con un fucile per mano, sfidando il capo della polizia e i gendarmi ad arrestarlo, e andò a Hikihoho. E si dice che da allora non abbia più lasciato l'isola.
   Il capo-ciurma confermò con un cenno della testa e disse :
   — Quindici anni fa, e non si mosse più.
   E si diede ad aumentare le perle, — disse il capitano.
   — E' un individuo bizzarro; non vorrei èssergli vicino. Fra l'altro è uno stregone.
   — In che senso? — domandò Mulhall.
   — Influisce sul tempo, almeno i nativi ne sono convinti. Domandate a Tai-Hotauri.