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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   275
   e la comprimeva verso il lato del canale. Era già quasi entrata, quando la sua eccessiva vicinanza all'orlo corallifero la costrinse a tornare indietro. Seguendo la corrente per isbieco entrò nel mare aperto colla stessa velocità della corrente.
   — Adesso è ora di vedere che cosa sa fare quella vostra nuova costosa macchina,
   — disse Grief con lieto umore al capitano.
   Era evidente che la macchina era una faccenda dolorosa per il capitano. Egli aveva tanto caldeggiato l'acquisto di essa che finalmente Grief aveva acconsentito.
   — Adesso farà buona prova certamente,
   — rispose il capitano.
   — Aspettate. Siate certo che la società assicuratrice non avrà che da guadagnare con questa macchina. — Grief indicò un pie colo « cutter » dinanzi a loro sulla stessa rotta. — Scommetterei che il piccolo « Nuhiva » ci batte.
   — Ben inteso, — disse il capitano. — Esso è più potente, perchè avendo dieci cavalli, piccolo come è, è più forte di noi, che in confronto siamo un transatlantico; esso è un guscio rispetto a noi. Pure non andrà contro questa corrente : adesso procede a dieci nodi.