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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JACK LONDON
   — E i bastimenti da pesca di Glouce-ster, come è questo, sono tutti yachts, per quanto riguarda attrezzatura e vele.
   — Ma non potete accelerare? Perchè schivate? — disse con accento di critico l'inglese.
   — Provate, capitano Warfield, — suggerì Grief. — Mostrategli che cosa significa l'entrata di una laguna quando c'è marea alta.
   — Serrate! — ordinò il capitano.
   — Serrate, — il kanaka ripetè, lasciando andare metà della ruota.
   La « Malahini » si trovava nel bel mezzo dello stretto passaggio che era l'entrata di un atollo di forma ovale. L'atollo era formato come se tre atolli si fossero urtati e fossero rimasti attaccati. Palme di noce di cacao crescevano qua e là sulla sabbia, mancando dove la sabbia entrava nel mare; attraverso gli alberi si vedeva la laguna, liscia come la superficie di uno specchio. Era una laguna assai vasta, irregolare e l'unico canale era così angusto che l'acqua vi rifluiva colla pressione di una rapidità fluviale. Nella sua furia, l'acqua bolliva e schiumeggiava turbinando. Il successivo urto della corrente spingeva la « Malahini » fuori della linea retta