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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   263
   — Non è la stessa cosa, — gridò Geremia; — la carta di « Penne di sole » è diversa da quella dei grandi paesi.
   Cornelius, preparatissimo a questo, stese un biglietto che fu mostrato a tutti e riconosciuto.
   — Cosa è questo? — domandò egli.
   — Carta, semplicemente carta, — rispose Geremia.
   — E questo?
   Questa volta Cornelius mostrò un biglietto della banca d'Inghilterra.
   — E' la carta monetata degli inglesi, — egli spiegò, passando il biglietto a Geremia da esaminare. — Non è vero che è la carta moneta degli Inglesi?
   Geremia disse un sì stentato.
   — Voi avete detto che la carta di intuiva non era che carta; che cosa ne dite di questa? Rispondete da uomo, chè tutti aspettano la vostra risposta.
   — E'... è... — disse Geremia imbarazzato, e non continuò essendo la cosa al di là della sua comprensione.
   — Carta, semplicemente carta, — Cornelius concluse per lui, imitandone il fare.
   La convinzione si dipinse sulla faccia di tutti. Il re battè le mani, mormorando: