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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JACK LONDON
   osteggiavano il sistema della carta moneta che egli, « Penne di sole », aveva instaurato. Che cosa voleva dire il suo nome? Che egli era apportatore di luce direttamente dal sole. La carta moneta era la luce, e i rapaci commercianti bianchi non potevano prosperare in essa; quindi combattevano la luce.
   Adesso avrebbe dato, egli aggiunse, al buon popolo fituivano la prova di quanto affermava, dalla bocca stessa dei suoi nemici. Chiedeva a Geremia se tutti i popoli civili avevano la carta moneta.
   Geremia non rispose.
   — Vedete? Egli non risponde; non può negare che è vero. Inghilterra, Germania, Francia, America, i grandi popoli Papalangi hanno il sistema monetario della carta, che funziona da secoli. Io vi sfido, Geremia, come onest'uomo, come ex cultore della vigna di Dio, a negare che nei grandi paesi Papalangi questo sistema funziona.
   Geremia non potè negarlo e le sue dita giuocavano nervosamente coi legacci del cesto sulle ginocchia.
   — Vedete? E' come io ho detto, — continuò Cornelius, — Geremia l'ha ammesso. Quindi io vi chiedo, o buoni fituivani, se un sistema funziona così bene, perchè non deve tmdar bene per noi?