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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ufo FIGLIO DEL SOLE
   259
   lontanato, ed erano più frequenti i pescica-ni ; le capre selvatiche si erano rifugiate molto in su nei monti; si udivano rintronamenti nella montagna e si udivano gli spiriti; una donna di Punta-Puna aveva perduto la favella e una capra aveva generato un piccolo con cinque gambe a Ehio. Tutti inconvenienti dovuti alla carta moneta di Fulualea: tale era la ferma convinzione degli anziani riuniti in consiglio.
   Uiliami parlò per l'esercito. I suoi uomini erano malcontenti e inclini alla rivolta. Benché il regio decreto imponesse l'accettazione della carta, i commercianti la rifiutavano. Era evidente che non avevano fiducia in quel danaro.
   Geremia, oratore dei commercianti, parlò subito dopo. Allorché si alzò, fu osservato che stava a gambe aperte sopra un cesto da erba. Fece l'apologia dei tessuti dei commercianti, tanto più resistenti di quello fabbricato a Fitu-Iva, la fragilissima « tapa » : nessuno più la portava. Eppure tutti avevano portato tapa e nient'altro che tapa prima che venissero i commercianti. Fece pure l'apologia delle reti da zanzare, che nemmeno i più abili fabbricanti di reti di Fitu-Iva sapevano imitare. Largheggiò pure nell'elogio dei fu-