Ufo FIGLIO DEL SOLE
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Vedete di vendere il più possibile, dando via per carta moneta. Mi assumo io le perdite. Se non sbaglio i miei conti, fra tre giorni dobbiamo avere un consiglio nazionale oppure una rivoluzione. Voi, Geremia, mandate messaggeri in giro per l'isola, a pescatori, agricoltori, e perfino pecorai. Fate dire che si radunino al palazzo fra tre giorni.
— Ma i soldati? — obbiettò Geremia.
— Me ne incarico io. Da due mesi a questa parte non sono stati pagati. Inoltre Uiliami è fratello della regina, colla quale io un po' me la intendo. Non mettete in vendita troppa merce alla volta, e appena i soldati si presenteranno con carta monetata sospendete la vendita.
— Allora essi bruceranno i magazzini, — disse Geremia.
— Lasciate pure che facciano. Il re pagherà per quello che essi distruggeranno.
— Mi pagherà la mia camicia? — domandò Smee.
— Questa è una faccenda personale fra voi e Tulifau, — rispose Grief.
— Me l'ha già quasi spaccata completamente, — gemette il capociurma. — L'ho vista così quando non l'aveva indosso che da dieci minuti. Mi è costata trenta scellini, o non l'ho portata che una volta.