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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   y.
   .— La cosa è chiara, — disse Peter Gee in colloquio in casa di Geremia. — Deasy ha raccolto e ritirato quasi tutta la moneta metallica. Allo stesso tempo, provvede largamente il re di gin, sequestrandolo dai nostri vascelli. In men che non si dica, convertirà i nostri bastimenti in tanto danaro, spogliando noi fino alla camicia.
   — E' un miserabile, — aggiunse Geremia, lucidando gli occhiali.
   — Un furfante che non recede da nulla. Dovrebbe essere colpito con un maiale morto.
   — Ma voi avete ragione, — disse Grief, — Ecco quello che si conviene a lui: essere colpito con un maiale morto. Geremia non sarei sorpreso che voi foste colui che oserà colpirlo. Sceglietene uno ben adatto alla bisogna. Tulifau è sotto la tettoia e sta spillando una delle mie casse di whisky. Io vado al palazzo a parlare di politica culinaria colla regina. Nel frattempo procuratevi un po' di merce da mettere sugli scaffali. Anche a voi, Hawkin, ne presterò un po' io. Voi, Peter, occupatevi del magazzino tedesco.