Stai consultando: 'Un Figlio del Sole ', Jack London

   

Pagina (240/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (240/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   240
   JACK LONDON '
   stato fatto Cancelliere dello scacchiere e altre cose. E' lui che ha emesso questa carta falsa e costretto la gente ad accettarla. Ha messo una tassa sui magazzini, sulla copra, sul tabacco. Vi sono diritti di porto e rigorose norme e altre tasse. Ma la gente non è tassata: solo i commercianti. Allorché fu annunziata la tassa sul copra io ridussi proporzionalmente il prezzo d'acquisto. Allora la gente cominciò a brontolare, e « Penne di sole » promulgò una nuova legge che imponeva il prezzo vecchio e proibiva di ridurlo. Multò me di due sterline e cinque maiali, essendo ben risaputo che io ne avevo cinque. Li troverete registrati. Hawkins, che commercia per la Fulcrum Co., fu multato prima di maiali, poi di gin, poi, siccome non nascondeva il suo malcontento, vennero i soldati e bruciarono i suoi magazzini. Quando io rifiutai di vendere, questo « Penne di sole » mi multò eli nuovo e minacciò di bruciare il magazzino se contravvenivo di nuovo. Quindi io vendetti tutto quello che c'era sugli scaffali, ed ecco là la scatola piena di carta senza valore. Sarò spiacentissimo se mi pagherete il mio stipendio in carta, pur avendone voi diritto. Ora, che facciamo?
   Grief scrollò le spalle.