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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JACK LON0ÓN
   stra memoria. Signor Mac, favoritemi la-vostra penna. Ecco.
   Scrisse rapidamente per alcuni minuti, poi lesse ad alta voce:
   — Io devo sempre ricordare che un uomo vale l'altro, a meno che uno non creda di essere migliore degli altri.
   « Per quanto io possa essere ubriaco, non devo mancare di condurmi da gentiluomo. Un gentiluomo è un uomo gentile. Nota: sarebbe meglio non ubriacarsi.
   « Quando giuoco, devo giuocare da uomo, sottomesso al giuoco.
   « Una vigorosa esclamazione, adoperata a tempo e luogo; può essere efficace; troppa violenza di parola guasta tutto. Nota: una maledizione non può cambiare le sorti del giuoco nè far soffiare il vento.
   « Non è lecito ad un uomo di essere da meno di un uomo. Migliaia di sterline non danno diritto a tale licenza ».
   All'inizio della lettura la faccia di Deacon si offuscò d'ira. Poi si coprì di rossore, che aumentò fino alla fine della lettura.
   — Bene, ecco tutto, — disse Grief piegando il foglio e spingendolo verso il centro della tavola. — Siete ancora pronto a fare la partita ?