Stai consultando: 'Un Figlio del Sole ', Jack London

   

Pagina (74/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (74/320)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   74
   JACK LONDON '
   — Conoscono il tabacco, — annunciò Grief, quando gl'indigeni remarono al ritorno. — Avremo visite; aprirete una cassa di tabacco, signor Albright, e metterete fuori qualche coltello. Ecco ora una canoa.
   Il vecchio, guercio d'un occhio, da bravo capo e condottiero, remava al largo da solo, affrontando il pericolo per il rimanente della tribù. Nell'atto in cui Carisen si sporgeva dal parapetto ad aiutare il visitatore a salire, voltò il capo a dire, come casualmente :
   — Hanno dissepolto il danaro, signor Grief. Il vecchio straccione ne è pieno zeppo.
   TJn-Occhio salì goffamente sopra coperta, grugnendo in tono pacifico, senza celare la paura che lo aveva pervaso e che tuttavia lo dominava. Era sciancato di una gamba, sulla quale si vedeva una terribile cicatrice, profonda parecchi pollici, che percorreva la coscia dall'anca sino al ginocchio. Non portava nè vestito nè fascia, ma il suo naso, perforato in dodici punti, lasciava pendere dodici spine ossee intagliate, sì che sembrava irto come un'istrice. Intorno al collo e giù per il suo sudicio petto pendeva una fila di sovrane d'oro; sotto le orecchie dondolavano mezze corone d'argento e sotto la cartilagi-