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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   UN FIGLIO DEL SOLE
   59
   — Molto distante da qui.
   — Ditemi il nome.
   — Neanche per sogno, capitano Grief. Voi ci guadagnerete come niente mezzo milione su questa faccenda. Salperemo sotto la mia guida e quando saremo proprio sui mare e sulla nostra rotta vi dirò tutto; ma non prima.
   Grief scrollò le spalle e cambiò argomento.
   — Quando vi avrò dato un'altra dose di whiskey, manderò a terra il mio battello con voi, — disse.
   Pankburn si trovò colle spalle al muro. Per cinque minuti si dibattè fra sè e sè, poi si arrese.
   — Se promettete di andarci, ve lo dico senz'altro.
   — Certo, che sono disposto. Ve l'ho ben domandato per questo scopo. Nominate l'isola.
   Pankburn guardò il whiskey.
   — Prima lasciatemi prendere una goccia, capitano.
   —- Niente affatto. Se andavate a terra, era un altro conto. Per dichiararmi il nome della vostra isola, dovete essere nel pieno possesso delle vostre facoltà mentali.