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Un Figlio del Sole

Jack London
Bietti Milano, 1931, pagine 316

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   UN FIGLIO DEL SOLE 41
   ruota a tutta possa, quando il « Willi-Waw » diede in secco. Nello stesso momento, l'albero maestro precipitò fracassato sulla prua e cinque minuti d'inferno seguirono a tanta iattura. Tutto l'equipaggio rimaneva immobile, mentre lo scafo si sollevava, per riabbattersi infranto sul fragile corallo, battuto dalla tepida acqua marina. Strisciando e scricchiolando, il « Willi-Waw » si trasse al disopra dei banchi di corallo, rimanendo nel canale al di là, meno accidentato e poco fondo.
   Griffiths si sedette sulla soglia della ca bina, la testa china sul petto, in preda ad una impotente collera. Poi alzò lo sguardo verso i due fari bianchi, sull'uno e sull'altro.
   — Eccoli là, — diss'egli. — E se questo posto non è Gabera, che inferno deve mai essere?
   Sebbene i marosi muggissero tuttora, lanciando il loro spruzzo addosso ai naufraghi, il vento si calmava e le stelle cominciavano h punteggiare il cielo. Dal lato delia spiaggia sovraggiunse il tonfo dei remi
   — Che cosa è accaduto? un terremoto? — gridò Griffiths. — Il fondo è tutto cambiato. Ho ancorato qua un centinaio di volte alla profondità di tredici tese. Siete voi, Wilson ?