UN FIGLIO DEL SOLE
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no, abbreviandosi l'esistenza; o sopravvivevano così selvaggiamente, da richiedere, talvolta, persino l'intervento di navi da guel'ra per mitigarne gli abusi e le sfrenatezze.
Grief era, per contro, il vero figlio del sole e prosperava laggiù in tutto e per tutto. Non gli accadeva, nel corso degli anni, che di assumere gradualmente quella tinta bruna della pelle, che ha il lucente sfondo d'oro del polinesiano. Comunque, i suoi occhi chiari conservavano il loro cilestre, i baffi il loro giallo, e i tratti del viso erano sempre quelli che distinguono da secoli la razza inglese. Almeno di sangue, era inglese; ma coloro che credevano di sapere, sostenevano che fosse nato in America. Ad ogni modo, non era venuto nei Mari Meridionali in cerca di focolare e eli mezzi, come tanti; ma ve li aveva portati lui stesso. Dapprima, nella privilegiata qualità di possidente, aveva raggiunto Paumotus, a bordo d'una minuscola goletta di sua proprietà e da lui guidata, spinto dalla giovanile brama di avventure lungo le vie soleggiate dei tropici. Al momento dell'arrivo, la tempesta lo aveva deposto, con la goletta, in una macchia di noci di cocco, quasi trecento metri al di là degli spumeggianti marosi; e sei mesi dopo, veniva libe-