Almanacco Italiano 1904 di

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      ILLUMINAZIONE LUNAREIl conoscere In quali notti e per quanto tempo risplenda la Luua è spesso utilissima cosa, e sempre una delle principali indicazioni che l'Almanacco deve fornire. Ma, mentre per nn verso occorrono indicazioni orarie precise, come, per Roma, sono date nelle nostre tavole mensili, dall'altro si desiderano indicazioni più spiccie, più generali e più mnemoniche. Ed a tale scopo serve ottimamente l'unito diagramma, dal quale si rileva e si abbraccia immediatamente l'andamento delle fasi lunari e della illuminazione per tutto l'anno.
      Infatti, chiunque, a colpo d'occhio, scorge, e facilmente potrà ricordare, che nel 1904 iore, si farà in parti della notte. Per esempio, al 10 gennaio sarà oscura la prima metà della notte e rischiarata la seconda; al 23 giugno la notte sax-à rischiarata nel primi ®/4, ec., indicazione che il più delle volte basta, che volendone di più precise si ricorre alle tavole mensili, senza bisogno di complicare e moltipllcare 1 diagrammi.
      Aggiungiamo questa regola mnemonica di Antonio Cagnoli : Nel primo quarto la Luna rischiara la prima metà della notte, jquand' è tutta piena tutta la notte e né\Y ultimo quarto l'ultima parte o seconda metà della notte.
      Ricordando, infine, che la Luna ritarda giornalmente la sua levata, il suo passaggiopleniluni, e quindi le notti più rischiarate, cadono, nel primo semestre, in principio ed in fine di ciascun mese, e nel secondo semestre nella seconda metà del mesi, mentre i noviluni, e quindi le notti oscure vanno retrogradando dalla metà al principio dei successivi mesi. Chi faccia consimili osservazioni anche per le altre fasi potrà ritenere a memoria il corso della Luna per tutto l'anno.
      La larghezza di ciascuna finca mensile del diagramma rappresenta la durata della notte, cioè l'intervallo variabile fra il tramonto e la levata del sole (9 a 15 ore), e quindi la stima visuale dell'illuminazione, anziché adal meridiano ed il suo tramonto di circa 50 minuti e che nel giorno del novilunio il suo corso si confonde con quello del Sole, sarà facile rilevare che, il giorno dopo, laLuna sarà in ritardo rispetto al Sole di lh meno 10™; 2 giorni dopo di 2h meno 20™ : 3 giorni dopo di 3!l meno 30™, ecc., e che, quindi, in generale, essendo nota l'età della Luna, il suo corso rispetto al Sole sarà ritardato di tante ore quanti sono i giorni dell'età stessa, meno altrettante volte 10 minuti, regola anch'essa abbastanza mnemonica e più approssimata della precedente. Quanto all'effettiva quantità di luce fornitaci dalla Luna, v. pag. 19.
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Almanacco Italiano 1904
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 672

   

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