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Storia della Letteratura Italiana
Il Seicento
Bernardo Morsolin
Francesco Vallecchi Milano, 1880, pagine 170

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a cura di Federico Adamoli

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   1(5(] CAl'ITOLO UNPISC'IMO.
   Sa Tucidide, a mente e sa Se etoni o, E dove avea Senocrate l'ovaia, E di che razza corna è Giove Ammonio, E perchè a gole tre Cerbero abbaia, E s'è transustanziato con Focillide^ Con Demostene, Socrate e Bacchillide.
   E in cielo e in terra, vuoi dentro o di tuori, Sa tutto quel che v' è, parte per parte, E sa degli animali e sa dei fiori L'impastamento, la natura e l'arte, E sassi sodi e teneri liquori E nubi in aria e nebbie in terra sparte, E de' turbini il pazzo girigogolo E ragionar di Dio da gran teologo.
   E di Pappo, Archimede e del Pergeo Sa i curvi freghi e sa le quadrature, E dell'algebra intinto è nel cibreo, Che in cifra fa le sue cucinature, E sa chi fa ingegner del Culiseo, E chi il primo inventò le privatlvre ; Gl'è d'ogni scienza insomma un repertorio, D'un saper senza termin perentorio ;
   E bello o no, che un po' nel corpo sia, Quell'anima, ch'egli ha, l'è troppo bella, Sebben, che se non fosse un'eresia, Ch'ei n'ha più d'una vorrei dir con ella ; E che in lui non un'anima si stia Questa ragione a creder mi zimbella, Ma n'abbia sette od otto per incanto, Perchè una sola non può saper tanto. »
   Belle sopra tutto sono le Lezioni u Del vitto e delle eene degli_ antiehi ». La dottrina v'è resa amena, eome in tutti gli scritti latini e volgari dell Averani, da un eerto fare reeiso nella leggiadria, soave nella esattezza. Se ei Hi diletto, sta questo nell'abuso de'luoghi assai frequenti di prosatori e di poeti latini. Del resto non darebbe in fallo ehi proponesse specialmente le Lezioni quale modello di serittura erudita»
   D'Angelo Maria Quirini, nato in Venezia nel 1680, e morto in Roma a set-tantaeinque anni, è viva tuttora la memoria, sieeome d'uno de'più dotti del secolo. In lui lo studio delle lingue antiehe e particolarmente della greca e dell ebraica, imparate in Firenze, s'avvalorò dalla eonversazione degli eruditi, incontrati nei viaggi giovanili in Germania, in Olanda, in Inghilterra ed in Franeia. La molta dottrina proeaeeiò a lui gli uffieì più elevati dell'Ordine Cassinesc, nel (piale entrò a soli diciassette anni, e le dignità sueeessive di Arcivescovo (li Corfù di A el seovo di Breseia, di Cardinale e di Bibliotceario della Vatieana. Ma le eure di tanti ministeri, adempiuti con uno zelo altamente edificante, non lo distrassero dagli studi suoi prediletti. Monaco, ebbe il mandato di serivere la u Stona monastica dell'Italia »; e se le oeeupazioni gli tolsero di attuarne il eoneetto, non maneò però di laseiare un saggio del eriterio, onde l'avrebbe condotta, nella dissertazione « De monastica historia eonscribenda ». Areiveseovo di Corfù, dichiaro le origini e i progressi dell'isola, tanto da meritarsi gli elogi del Maffei, che non dubitava di pareggiarlo al Mcirsio, illustratore di Kodi, di Cipro e di (Vota. Veseovo di Breseia, raeeolse, e ordinò le notizie intorno a'ietterati di quella citta, vissuti nel secolo XV. Cardiuale iufine, scrisse le vite di Paolo II e di Paolo 111U