13G
CAPITOLO OTTAVO.
Chiesa. Laneia spezzata delle prerogative papali, oppone l'opera sua non alla storia del Giannone, ma a quella del Fleury. La fluidità del dettato talvolta prolisso e la bontà de'lunghi estratti delle opere de'Padri non lo salvano dall'accusa, che taluno gli ha dato, di plagiario.
L'esempio del Muratori, del Matfei e del Zeno , intesi a mettere in luce an tichi documenti e a ritesser su quelli le storie, si diffuse 111 breve da un capo-ali' altro d'Italia. Molti sono gli scrittori ehe posero l'ingegno a narrare i fatti, particolari di provincie, di città e perfino di pieeole terre. Ma di quegli scrittori non è nessuno che si levi al di sopra del medioere. Dicasi altrettanto degli autori di storie letterarie e di biografie d'uomini illustri. Cosa assai povera sono la u Storia della volgar Poesia » di Mario Crescimbeni, i u l'asti dell'Università di Padova » di Jacopo Faeeiolati e la u Storia letteraria d'Italia » del Gimma. Più degna di considerazione per le acute osservazioni sulla forma e per la copia dell'erudizione è la u Storia e Ragione d'ogni Poesia » di Saverio Quadrio, morto a sessantun anno nel .1756. Ricca di notizie, talvolta soverchiamente minnte, è la porzione del u Dizionario » degli scrittori italiani di Giammaria Mazznehelli di Brescia. Uguali pregi raccomandano le vite di pareeehi letterati italiani, lavorate dal Scghezzi di Venezia, da'Volpi di Padova e dal Serassi di Bergamo, la eui u Vita di Torquato Tasso » si rende preziosa inoltre per la bontà del dettato. Occultasi in esse, se così si può dire, il germe ehe, svolto, dovea poi produrre le voluminose storie letterarie del Tiraboschi, del Coriiiani e dell'Andres.