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Storia della Letteratura Italiana
Il Seicento
Bernardo Morsolin
Francesco Vallecchi Milano, 1880, pagine 170

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a cura di Federico Adamoli

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   LE SCIENZE MORALI.
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   a mitigarne le pene. L'unica grazia impetratagli da Paolo V per mezzo dello Sdoppio, è di poter leggere, scrivere c mandar lettere. La sua scarcerazione in capo a venti-sett'anni è dovuta alla destrezza di Urbano \ 111, che, trattolo a Roma col pretesto spettasse al Sant'Offizio il giudizio in materia di religione, gli lascia facoltà di tramutarsi in Francia, ove gode per dieci anni della conversazione degli uomini più insigni c finisce di vivere nel 1G39.
   Gli studi del Campanella non si raccolgono intorno a un' unica disciplina. Negli innumerevoli volumi ch'egli ha dettati, non è parte dello scibile umano a cui non indirizzi la mente. Le mosse prime incominciano però, come pur s'è veduto, dalla filosofia. Seguace fino a un eerto punto del Tclesio e conforme negli intendimenti al Bruno, Bira sopra tutto a riformarne l'intero edilizio. Non ch'esso si riveli negli scritti di lui di primo tratto in un tutto ordinato ed armonico. Negli accessori v'hanno cose, che non sempre procedon d'accordo, a La rapidità del suo spirito, serivc il mio dotto amico Alessandro D'Ancona, la caldezza dell'immaginazione e la stessa incertezza della strada, che doveasi imprendere, lo condussero bene spesso ad una certa contraddizione non però dei principi, in eui stette saldo, ma delle minori conseguenze ». E ciò non di meno si può affermare, ehe in eima dell'edilizio del Campanella c Dio; il quale governa gli esseri creati e si manifesta agli intelletti per due mezzi, la rivelazione e la natura. Ad avvicinarsi a Dio l'uomo abbisogna di questi due mezzi, o con altre parole, della fede e de'sensi. a Cosicché, prosegue lo stesso D'Ancona, nel metodo filosofico del Campanella, la fede e la scienza, l'idea e l'esperienza, l'intuito e la riflessione, l'ontologia e la psicologia, la causa e l'effetto, Platone e Aristotele si congiungono mirabilmente, poiché per essi, quasi per una medesima scala adattata per esser percorsa dallo spirito umano, questo, come gli angioli della scala di Giacobbe, scende da Dio al mondo coi principi universali e col sillogismo e sale dal mondo a Dio eoi particolari c eon l'induzione. Senza esser nè ontologo, nè psicologo assolutamente, nè eclettico, nè sincretista, mirabilmente si servi dell'un mezzo quando più acconcio gli parve dell'altro. Non però ch'ei trovasse in modo rigoroso e scientifico il passaggio dal subbietto all'obbietto (il che se ad alcun filosofo accadesse, potrà dirsi compiuta la filosofia); ma cereo di supplire alla maneanza di legittima base, con una primitiva ed innata certezza, così dell'Ente come dell'esistente, non che con gli adagi del senso comune, o con qualche reminiscenza di platonismo ».
   Da questa, ch'egli qualifica « Filosofia reale », il Campanella fa derivare tutte, si può dire, le scienze morali, l'etica cioè, la cosmologia, la matematica, la medicina, la politica, l'astrologia, la fisiologia, la teologia e quella seienza della umanità, ehe appare sopra tutto ne'libri della u Città del Sole » e della u Monarchia del Messia ». E in queste, come nella metafisica, incomincia il suo lavoro dalla distruzione dell'antico per poi rifarsi dalla costruzione del nuovo. Vero è, che inteso di soverchio al diroccare, nulla può fondare di stabile e saldo in un tempo, in cui il mondo, povero d'osservazioni empiriche e ricco solo d'astrazioni, di fantasie e di ciarle, s'avvolge nella superstizione e nella ignoranza; ma non per questo la scienza seonosce i benefizi che le venner da'grandi concepimenti di lui. Nell'astrologia non sempre distrugge, ma, all'opposto di quanto s'era fatto in antecedenza, edifica u il sistema del libero arbitrio ». Ammiratore del Galilei, ne propugna ed esalta le dottrine con argomenti desunti dalla teologia e dalla fisica. Ottime, eomunque circoscritte alla sola arte pratica del governare la famiglia e la città, sono le sue dottrine economiche, nelle quali precorre di molto al suo secolo. Ne suoi scritti inculca assai di frequente, che a nulla approdano i mutamenti politici, dove manchi il fondamento del mutamento intellettuale, morale e materiale delle classi numerose. Chi si facesse a sceverare i sani concetti da' molti deliri, conditi spesso d'astrologia e d'astrusa scolastica, non faticherebbe a riconoscere ehe il Campanella vagheggiava co' suoi insegnamenti ciò che si viene attuando nel secolo XIX. Tra'niezzi, proficui al rialzamento delle condizioni del popolo, addita
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