SCIENZE POSITIVE. 10 1
«fisiche, alle quali il Galilei, a differenza di molti tra gli scienziati moderni, sa Elevarsi eon volo costante e inalterato. Gli interlocutori de' Dialoghi sono tre, Simplicio un peripatetico di qualehe dottrina, attinta più da libri che dui ripiegarsi dell'anima sovra sè stessa, il Sagredo di Venezia e il Salviati di lirenze, lue de' più cari e dotti discepoli e amici del Galilei. Il Sagredo e celebre^ per ivcre sconsigliato il maestro di togliersi a Padov , quasi fosse presago de mali ¦he si andavano maturando a danno di lui; il Salviati ha diritto alla riconoscenza Ìc' posteri per la generosa ospitalità conceduta all'amico, fatto segno alle ire dei
.'anatiei, nella saia villa delle Selve.
La mente del Galilei non fu rigida c fredda, come il calcolo, da^ quale ebbero origine le maravigliose scoperte. Giovane avea coltivato, come s c detto, la m isica e l'arte del disegno; aveva imparato a conoscere e a gustare, quanto forse plebi altri de'contemporanei, il bello de'classici antichi e moderni Dotato di memoria squisita, teneva « c mente, scrive il Viviani, tra gli autori latini, gran pu-te di Virgilio, Ovidio, Orazio e Seneca; tra'toscani, quasi tutto il Petrarca, tutte le rime del Berni e poco meno che tutto il poema di Lodovico Ariosto ». Giovane, dettò parecchie poesie in istile ora grave e ora burlesco, lodate^ oltre ovni dire dagli intelligenti del tempo. Ottavio Gigli ha pubblicato del I80O due dotte lezioni; dove il Galilei si fa a dichiarare la mente, ehe intorno alla figura kl sito e alla grandezza dell'Inferno di Dante aveano espresso il Marietti e il Vellutello. Del suo amore alle lettere fanno sinistra testimonianza le parti ehe per compiacere all'Accademia della Crusca, sostenne contro il lasso. Gli argo! lenti maggiori, de'quali si valse a censurare acerbamente la « Gerusalemme liberata » sono i paralleli con 1' « Orlando Furioso » dell'Ariosto, che « fu sempre, » al dir del Viviani, il suo autor favorito e celebrato sopra gli altri poeti ». dall' u Orlando Furioso » attinse forse quell'uso dell'ironia, chc trova un ma-raviglioso riscontro nel far del Manzoni; e tolse, secondo eh egli solea dichiarare, cucila chiarezza e quella evidenza che nelle opere sue non si scompagna mai da ino stile, dove magnificamente semplice, e dove largo, facondo, e ali occorrenza eloquente. In alcuni luoghi si sente, starei per dire, il poeta; ne 10 so discordar dal Gioberti, ehe nella « maestria del Galilei a legger ne cieli e a svelar gli ariani della natura » intravvedeva il concorso della fantasia dell Ariosto, he v ha cosa ehe non vogliasi interamente approvare, è una tal quale ridondanza nella frase; ma è una ridondanza, voluta non da artifizio rettorieo, bensì da copia di cose, per la quale non ne scapita la precisione del linguaggio, ne si manifesta alcu» di que' gerghi eosì comuni ne' eultori moderni della filosofia e della fisica. Più che ridondanza, io la chiamerei facilità abbondanza, splendore per 1 quale .•ifulgc mirabilmente, come in Platone, il concetto, e l'Italia s ebbe forse il primo
esempio d'una forma veramente scientifica. ...
Il Galilei, come i filosofi più insigni dell'antichità, ebbe il vanto di lasciar collegato il suo nome a una scuola. De' più anziani tra' discepoli fu benedetto Castelli, nato in Brescia nel 1577. Inoltrato negli anni solca riconoscere tra benefizi principali, derivatigli dalla Provvidenza divina, 1 aver potuto assistere m Padova e in Firenze alle lezioni del Galileo. La professione religiosa tra monaci ben idettini non tolse a lui di potersi dedicare eon tutta 1 anima al eulto delle magmatiche, nè di farsi difensore delle nuove dottrine e della fama del maestro. L ttore da prima in Pisa e poi nella Sapienza di Roma, ove mori jntamentj nel 1644, non sì guardò dal mostrarsi « libero, come lo diceva il Galdei nel L se.fare ». Ma lo studio, a cui attese di preferenza, fu l'idraulica La repubblica di Venezia, le città della Romagna, il Pontefice Urbano Vili lo consultarono alla lor volta intorno a'danni minacciati alla laguna dal e aeque del Brenta, al-1 otturamento dello sbocco del Reno, al prosciugamento delle pah^i Pontine Jla più ehe per la stima fattasi da'grandi della terra, il nome del Castelli va famoso per i mefiti scritti d'idraulica. Questa scienza accennata appena da Archimede e