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Storia della Letteratura Italiana
Il Seicento
Bernardo Morsolin
Francesco Vallecchi Milano, 1880, pagine 170

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a cura di Federico Adamoli

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   1ÒI> CAPITOLO QUINTO.
   A impastoiare ogni passo dell'arte contribuirono particolarmente gli impresari. I poeti non erano liberi ne nella scelta (le'soggetti, nè nella eondotta del lavoro. Nessuno ha sì ben rilevato il gusto corrotto del tempo in fatto di melodrammatica, come Benedetto Mareello, il celebre autore de' Salmi, u II poeta, die' e-jli eon fine ironia, eomporrà tutto il suo dramma senza farsi un'idea del soggetto, nè della azione, nè dell'insieme; ma invece seriverà verso per verso, aeeioeehò il nodo e l'intreccio riesca un mistero per tutti, e la curiosità del pubblico sia tenuta desta sino al ealar del sipario; avrà eura di far intervenire in iscenal suoi personali senza motivo aleuno, e di non farli andar via senza ehe eiascuno di loro abbia cantato il suo pezzo. Egli non si piglierà nessun pensiero del talento degli attori, ma esigerà formalmente, che il direttore degli spettacoli possa mettere a sua disposizione un orso ben addomestieato, un leone, un rossignolo, ed oltre a ciò fulmini, lampi, terremoti. Con tali amminieoli egli potrà ottenere de' magnifici effetti; e le bellezze più notevoli dell'opera consisteranno nel far passare eontinuamente innanzi agli oeehi prigioni, pugnali, tossici, supplizi, salti mortali, aeeessi di pazzia ».
   Le seene, avverte il Quadrio, doveano rappresentare quando a parte e quando simultaneamente u spiagge di mare, boschi, prigioni, fontane, navigli, eaeeie di orsi, padiglioni, sale, lampi, saette, tempeste, carri trionfali, dirupi, scogli e simili altre cose infinite ». Celebre forse a preferenza di molti altri fu lo spettacolo, dato in Piazzola sul Brenta, una terra lontana dieei miglia da Padova, nell'occasione che Mareo Contarini faceva rappresentare nel teatro, eostruitovi da lui stesso, le u Amazzoni nelle isole fortunate », dramma per musica del Piccioli. Vi u si videro in iseena, serive il Quadrio, einque carrozze, regalmente lavorate, chc giravano tirate da superbi eavalli, eome si costuma di fare nel Corso, e montate da eoeehieri superbamente vestiti, e arri eon prigioni, carri trionfali, oltre a cento Amazzoni, eento uomini vestiti da Mori, e cinquanta sopra eavalli per una vaga rassegna. Vedovasi la caccia de'einghiali, degli orsi e de'eervi vivi, ehe restarono uccisi da'eaeeiatori; e tra la varietà delle seene una stalla v'apparve eon dentro cento vivi e bei eavalli, assistiti dà molti mozzi; una camera tutta adorna di punto, in aria, finissimo: e una nobile e vasta piazza di tempio, » Alla strana sontuosità degli spettacoli teneva bordone la singoiar bizzarria della musica. Le arie si doveano aeeompagnare eon una forte strumentazione, ehe imitasse il fracasso. Dove il complesso si fosse avvicinato di troppo alla maniera antica, era concesso affrettarne la fine eon la esplosione di tutti gli elementi all'unisono. Nelle cadenze finali al cantante, libero da ogni accompagnamento dell'orchestra, era lasciato di modulare le note, eome meglio gli fosse paruto e per tutto quel tempo ehe più gli avesse talentato. Il compositoi' della musica, a dir breve, era soggetto non meno che il poeta al capriccio dell'impresario e più aneora del cantante, al quale non si toglieva facoltà d'invertire, come più gli piacesse, l'ordine e il senso delle parole e di gettare il discredito sulla musica, eli' egli mal preparato o ignorante non sapeva ben modulare.
   In onta però a tutti questi disordini, i melodrammi, ehe nel giro d'un secolo apparvero sulle scene, furono senza numero. Il Quadrio, pur lontano dall'arrogarsi il vanto di conoscerli tutti, ne annovera più centinaia, 1 nomi degli autori sono per la massima parte appena noti, per non dire oseuri. La fecondità di taluni si porge così copiosa da fare strabiliare, I melodrammi di Aurelio Aureli vincono la cinquantina. Oltre quaranta ne compose Francesco Silvani. Quelli di Ottavio Tron-sarclli, di Matteo Noris e di Gianuandrea Moneglia toccano in circa la trentina. Più fecondo forse d'ogni altro fu Filippo Acciaioli, fiorentino, clic viaggiò tutte le quattro parti del mondo dettando e musicando dovunque eomponimcnti teatrali. Innumerevoli sono gli scrittori che diedero alla lor volta due, tre, quatttro, sei o perfino dieci melodrammi. Tra'molti sconosciuti non mancano alcuni nomi d'uomini illustri? noti per altri componimenti letter.arì, o poetiei. Sono ricordati fra 1 più celebri Carlo Maria Maggi, Girolamo Cagli, Pieriaeopo Martelli c sopra tutti Alessandro Guidi, chc oltre u l'Amalasunta in Italia » compose u l'Endimione », soggetto di gravi dispute tra il Gravina e gli altri evitici del tempo.