CAPITOLO XI
L'IDEA DELLA VITA PRIVATA NELLA STORIOGRAFIA (1).
Quanto abbondanti trovammo gli storici della vita pubblica, altrettanto scarsi ci si presentano, in apparenza, quelli della vita privata: condizione, clie, se fosse vera, sarebbe doppiamente oscura in una età nella quale dicemmo e mostrammo gli interess privati prevalere nell'animo de'più sugli interessi pubblici, e che ha per sua principale caratte: 'si- sa un grande sviluppo di strapotenti individualità.
Ma la sproporzione tra gli storiografi della v.ia pubblica e quelli della vita privata è più apparente che reale, perocché molti dogi' storici politici cui abbiamo scorso s s.ìno anche occupati degli avveniment privati, degl us. e de'costumi; qualcuno d'ess anzi, pur mettendo nel centro della narrazione la vita polii ioa, con evidente compiacenza si sofferma ai fatt della vita privata. Tale è fra i ricordati da noi B. Varchi, e tra quelli che abbiamo tralasciati, perchè troppo poco importanti, G. Cambi fiorentino, nelle Istorie che vanno dal 1252 al 1535, e hanno speciale interesse per i fatti posteiiori al 1480 che lo scrittore conosce de visti (2).
Ma gl i storie special della vita privata non mancano ; basta saper] raw sai e sotto le d'perse fogge che ha loro fatto assumere il tempo. Storiai d.i questa spe ne sono a dire gli autori di biografie; di autobiografie e di epistolari; e di essi abbiamo qui brevemente a discorrere.
Naturale era il des:devio di narrare specialmente la vita degli uomini illustri nelle armi, nelle lettere o nelle arti; e questo desider o fu soddisfatto nel cinquecento specialmente dal Giovio e dal Vasari.
Di Paolo Gioviu abbiamo già ricordat. gli Elogia virorum bellicà virtute illu -strium, e citiamo qui gli Elogia virorum litterh i~>lustrium, che contengono brevi notile biografiche su Ietterai' antichi e moderni, dei quali egli avea raccolto le medaglie nel suo Museo a Como,,
De casibus virorum illustrium sciisse A. M. Oraziani, autore anche d'una specie d; autobiografia col titolo De scrivtis invità Minerva; notiz e su molte persone di lettere abbiamo nel De infelicitate litteratorum di Pierio Vale?\ani, e più ancora nel Peplus Italiae (Parigi, 1578) d Giammatteo Toscano, che prese a il'ustrare gli scrittori ital aia degli ultimi tre secoli; e nei Clarorum ligururn elogia (1579) datici da U. Foglietta.
Non finiaommo poi così presto se voless.no : icordare le biografìe e gà elogi spicciolati di questo e di quell'uomo di lettere; e però ci contentiamo di notar qui
(1) Cfr. I. Burckhardt. La Civiltà, ecc., voi. II, cap. 6. (Le biografie).
(2) Edite nel voi 20-3 delle Delizie deqli eruditi toscani pubblicate df> Fr Ildefcnsodi S. Luigi, Fir., 1785.