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capitolo ix.
veduto Arninta precipitare dall'alto, era accorso in ajuto, e l'avea trovato sospeso ad un rovo, che ne aveva ammortito la caduta. Mercè le sue cure, e mercè quelle più efficaci ancora di Silvia che sopravviene, Aminta riacquista sentimento e forza, Si vanno ad avvertire i parenti-, e si preparano le nozze sospirate, che tutto fa sperar felicissime: infatti,
Pari è l'età, la gentilezza fari, E concorde il desio (1).
Ed Elpino, il savio Elpino sentenzia :
Veramente la legge con che Amore, Il suo imp>erio governa eternamente Non è dura nò obliqua; e l'opre sue Piene di provvidenza e di mistero Altri a torto condanna (2).
Dopo si dolorose peripezie, la natura ha congiunto chi doveva congiungere : l'ideale dell'età si è attuato*, e ciò lascia pago lo spettatore.
Non pago del tutto n'era invece l'autore, il quale per bocca del coro, dice che per suo conto avrebbe preferito gli fossero rispairr:ate tutte quelle prove:
Se piti caro viene E più si gusta dopo'l male il bene, Io non ti chieggio, amore, Questa beatitudine maggiore: Bea pur gli altri in tal guisa; Me la mia ninfa accaglia Dopo brevi preghiere e servir breve; E sieno i condimenti Delle nostre dolcezze, Non sì gravi tormenti, Ma soavi disdegni, E soavi ripulse, Risse e guerre a cui segua, Reintegrando i cori, o pace o tregua.
Dalle quali sentenze, e più ancora dal coro dell'atto primo:
0 bella età dell'oro,
ove sì rimpiange e si desidera un'età del mondo, nella quale ebbe vigore la legge aurea e felice
Che natura scolpì: S'ei piace, ei lice:
si rivela anche il concetto speciale che an.ma il dramma del Tasso. Il poeta, rispetto a se stesso, vagheggia un ideale impossibile (p. 9G), un ideale ch'egli ha la velleità, ma non la forza di raggiungere; e però lo trasferisce in un mondo tutt'allatto fittizio, e solo in quello lo pensa effettuabile. E poiché il mondo di questo dramma è fittizio, esso fa un mpvess.ione dolce, ammolliente e al tempo stesso penosa:
(1) Atto V, in fine.
(2) Atto V, in principio.