la Lirica amorosa.
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E se donna giammai gradì, gradisco Questa fiamma amorosa e questo gelo (1).
Ma quando alle ciarle del mondo sul conto di lei qualcuno aggiunse che Cullatino si compiaceva di altre donne, che stava anzi per prender moglie (2); allora la povera donna cominciò a provare tutti i tormenti della gelosa e della disperazione. Egli volle calmarla e persuaderla che era amata come prima ; e per qualche tempo i due vissero ancora in pace affettuosa. Ma l'affetto troppo importuno della donna finì per stancare Collatuio, che ripartì, tanto per disfarsene, alla volta di Francia. Ella non sospettava ancora tanto raffreddamento: lo credeva sempre innamorato; ma sul partire non osa chiedere le usate carezze. « Alla scuola d'amore (ella dice), tra l'altre belle cose,
La continenza vi s'impara ancora, Perchè da quello, onde s'ha più desio, Per reverenza altrui s'astien talora (3). .
Nel dargli l'ultimo addio, un triste prcscntnnento la tormenta:
Signor, ita felice ove il desìo Jid or ad or più chiaro vi richiama, A far volare al ciel la vostra fama, Sicuia dalla morte e dall'obblio.
Ricordatevi sol, come resto io Solinga tortorella in secca rama; Che senza lui, che sol sospira e brama, Fugge ogni verde pianta e chiaro rio.
Al mio cor fate cara compagnia, Il vostro ad altra donna non donate, Poiché a me sì fedel lo deste pria.
Sopra tutto tornar vi i i cordate ; E se avvien, che fia quandi estinta io sia, Della mia rara fé non v scordate (4).
Ben presto ella seppe che in Francia altre belle gli erano piaciute; e se ne lamenta dapprima, poi con grande sforzo riesce a dominarsi e a scacciare per poco dal suo petto l'imagio dell'infedele. Ella vuol darsi a Dio (5) e vivere ormai secondo ragione; ma la sua tempera non è fatta per l'ascetismo; un altro ardore sta per succedere all'ani ico, un ardor u più vivo e maggiore » (6). Oscilla per qualche tempo tra l'affetto nuovo, e l'antico che insensibile rinasce. Il nuovo amato, un Gu- scardo, è uomo c molta dottrina e d grande nobiltà, e dispost sslmo, per giunta, ad amarla. Ma, anche non volendolo, essa è ormai legata a Collatino Ella amerà, si, anche Guiscardo,
Però quanto onestà detti 'ecl approve. . . . Ma con quel solo e non altro desìo Che prescrive onestade e ben conviene. Al valor vostro ed allo stato mio (7).
(1) Son,, 152 (ib. 1659).
(2) Son. 176 (ib. 1661).
(3) Son. 196 (ib. 1674).
(4) Son. 1?7 (ib.)
(5) Son. 200 (ib. 1675).
(6) Son. 203 (ib. 167o).
(7) Son. 253-1 (P. I, XII, 1693).
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