la lirica amorosa.
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Un desìo vago dì fama e d'onore, Un parlar saggio, grave e 'pellegrino ;
Un sangue illustre a gli alti re vicino, Una fortuna a poche altre minore, Un'età nel suo proprio e vero jiore, Un atto onesto, mansueto e chino;
Un viso più che il sol lucente a chiaro, Ove bellezza a grazia Amor riserra, In non mai pia vedute o udite tempre;
Fur le catene che già mi legaro, E mi fan dolce, ed onorata guerra: E pur piaccia ad Amor che stringan sempre (i).
Collatìno è bellissimo; ma un po'freddo di fronte agli ardori violenti della giovinetta; che si strugge e consuma:
Chi vuol conoscer, donne, il mio signore, Miri un signor di vago e dolce aspetto, Giovane d'anni e vecchio d'intelletto, Immagin della gloria e del valore!
Di pelo biondo e di vivo colore, Di persona alta e spazioso petto, E finalmente in ogni opra perfetto, Fuorché un poco, ohimè lassa! empio m amore (2).
Per distrarre i pensieri amorosi, ella lascia la veneta lnguna e va fuori, sui colli, donde vede il castello di Collalto ; ma a quella vista la passione le si rinfiamma :
Accogliete benigni, o colle, o fiume (3) . . . Quella ch'arde dal vostro alto signore . . .
Ma, lassa! io sento che la fiamma mia, Che dovrebbe scemar, più si rinforza; E, più che altrove, qui s'ama e desia (4).
Ed ecco che, mentre ella vive tutta per lui, egli cui stringeva più che il » desìo n di lei,
Un desìo vago di fama e d'onore,
sen parte alla volta di Francia per fare il soldato sotto le bandiere di Enrico IL Era la primavera:
Or che torna la dolce primavera A tutto il mondo, a me sola s\ parte E va da noi lontana in quella parte Ov'è del sol più fredda assai la sfera (5).
Per ben sei mesi (6) ella lo piange e desidera: invano ne attende notizie, un verso affettuoso; se ne dispera. Quand'ecco giunge alfine l'annuncio del suo prossimo ritorno:
(1) Son. 9 (ib. 1611).
(2) Son. 7 (16).
(3) Il Piave .
(4) Son. 35