il romanzo pastorale
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tizia, accidentale, giacche ogni altro rimedio che s fosse saputo indicare avrebbe costretto il poeta ad aggiungere un nuovo libro.
Dell'agricoltura in generale e della -vita de'campagnuoli trattarono poeticamente parecchi in latino e in volgare; e con lode massima de' contomporand.. e con non minore di qualcuno tra i critici moderni (1) Luigi Alamanni, ne sei libri Delia Coltivazione in versi se olti.
L'elegante verseggiatore fiorent io spende i primi quattro libxi a narrare le opere rurali della primavera, dell'estate, dell'autunno e dell'inverno, e ne due rimanenti tocca più particolarmente della coltura degli ort. L'opera, sebbene con frequenza ricalchi le Georg,..he virgiliane, il decimo libro del De re rusi ca di Columella e il libro prosastico di Varrone che 'porta il medesimo titolo, va pur ricca di osservazioni e di notizie speciali, che interessano assai per la storia in ispeeie dell'agricoltura toscana.
Ma se per questo lato, e più ancora per quello della lingua, la Colt'vazione dell'Alamanni ha saputo acqu stars e mantenere non poca rinomanza, b-sogna pur convenire che 1' elemento poetico vi è estremamente scarso, e vi si licovera in pochi episodi quasi del tutto lirici che l'autore ha saputo intercalare ai suo secchi precetti. Bello è, benché ormai sappia di luogo comune, l'elogio della vita di campagna in fine del pri.no libro; i igegnosa la descrizione dell'età dell'oro a cui si contrappongono le miserie del presente nel libre secondo ; piacevoli le lodi del vino e di Bacco onnipotente nel terzo; e memorabile ciò elio il poeta dice a proposito de' mali vicini nel quarto libro, nel quale « fa un quadro assai mesto delle nuove condizioni d'Italia, dove fi sono stanziati incomod vicini gli Spagnuoli c i Tedeschi, che costringono gl antichi coloni a migrare in cerca di liDertà alla volta di Francia.
Molto più graziose e seni te sono le stanze ;n cui il Tansdlo, autore anche di tre capi ioli di avvertenze per chi vuol comperare un buon Podere, desci 've la villa Ferrandina; e si leggono sempre con diletto i due libri del Vida sull'educazione dei bachi da seta, Bombycum. Ricorderemo ancora la Sereide di Alessandro Tesauro p.emonteso, della quale : pubblicarono due soli libi; (1585).
Degli acri ] taceri della caccia sci isserò epicamente Tito Giovanni Scandia-nesc, autore d'una Fenice (1555) e di quattro 1 bri n ottave Della Caccia (1556) ; Pietro Angelio Bargeo, che scrisse in elegante latmo un Cynegeticon in sei libri (Lione, 1561) e un poemetto De aucupio, del quale fu pubblicato solo il primo libro (Firenze, 1566); ed Erasmo da Valvasone che pubblicò nel 1591 (Venezia) i cinque canti in ottave della sua Caccia. •
Sull'arte e le vicende della navigazione poetò Bernardino Bald (traduttore anche dei Phaenomena di Arato) nella sua Nautica, scritta verso il 1570, ma stampata solo nel 1590. La loda il Ginguené, che la mette subito dopo le Api del Rucellai e la Coltivaz'one dell'Alamanni (2).
§ 3. — Il romanzo pastorale (3).
In astretta connessione co; sagg d' epopea sulla natura sta il romanzo pastorale, ossia la narrazione della viti dell' uomo in dipendenza lai campi e dagli animali domestici, della vita quieta, innocente, quale si sogna essere stata la nostra prima della c,v iltà o essere tuttora nelle regioni remote dalle raffinatezze e dai tuinult delle città: della vita insomma dell'uomo secondo natura.
(1) Per esempio, il Ginguené.
(2) IX, 27.
(3) Dunlop-Liebrecht, Geschichte der Prosa-dictungen, Berlin, 1851; p. 18-24, 350-2, 459-60. — Troppo tardi per potercene servire quanto vorremmo, ci giunge il bel libro su J. Sammaro di Fr. Torraca (Napoli, 1879).