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Storia della Letteratura Italiana nel Secolo XVI

U.A. Canello
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 327

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a cura di Federico Adamoli

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   le li le GERUSALEMMI.
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   A prima giunta parrebbe clic il senso della famiglia e quella tendenza a costituirla, eh' è il carattere più spiccato di questa età, fosse più vivo nella Liberata chc non nella Conquistata. È invero, mentre nella prima per gli amori di Rinaldo od Armida e pur per quello di Erminia per Tancredi s'intravvede una conclusione affatto regolare — e ora si direbbe borghese — in due bei matrimoni, l, uno d'affetto e l'altro di riconoscenza; nei secondo poema, invece, di Armida abbandonata da Riccardo non si discorre mai più; nè ha più luogo quel toccante incontro di Erminia con Tancredi gravemente ferito, che preannunciava il matrimonio futuro S'aggiunga che nella Conqtdstata sono omess gli episodi di Olindo e Sofronia, e pure il cenno di Odoardo e Gildippc.
   Ma, chi meglio osserva, s'accorge che la Gerusalemme conquistata per questo lato rivela condizioni e aspirazioni molto migliorate. Mentre, infatti, nella Liberata quasi tutti g] ero* sembrano o sono senza famiglia, nella Conquistata invece essi l'hanno e perfettamente regolata. Argante, che qui diventa figlio di Duealto, ha per moglie Lugeria, figlia del califfo d'Egitto, la quale gli ha già dato un figliuolo ; Du.calto (l'Ala*.1 no della Liberata), nuovo Priamo, ha una moglie veneranda per età, Funebria, dalla quale ha avuto ben tredici figli, che sono i principali sostegni del regno. Perfino il feroce Solimano ha due figliuoli: Amoralto, degno erede del valore paterno, e l'appassionata Nicea-Erminia (C. vii, 38). E Goffredo ricorda volentieri i presagì materni; e la madre di Riccardo viene in Oriente a recare al figlio rinforzi d'armati, e conforti per la morte dell'amico Ruperto d'Ansa (1),
   Si potrà obbiettare che in tutt quest: mutamente il Tasso altro non avesse in mira che di meglio avvignarsi ad Omero, ciò che avea tentato di fare anche nella rinnovata testura della favola. Ma si domanda allora: E perchè non l'ha egli imitato anche nella Liberata, dove pure lo ha preso a modello in parecchi altri punti ? Per noi è assioma di critica letteraria, che ogni età imiti, traduca o riproduca da autor: antichi o stranieri ciò che le è o comincia ad esserle confacente, ciò per cui sente un' intima .simpatia. E se il Tasso, negli ultimi anni della sua vita, clic eran pur quelli del secolo, dà nel suo poema maggior rilievo agli affetti e ai rapporti famigliari ; e ci dipinge, non più l'amore di persone libere come aspirazi me alla famiglia, ma la famiglia già costituita, ciò significa per noi che che quell'elaborazione intcriore della nostra società, che il secolo esordiente aveva iniziata, si era col secolo stesso notevolmente avanzata, e stava per diventare un fatto compiuto. Ciò che dapprima era stato un ideale, ora ora diventato o stava per diventare una salda realtà.
   (1) Nel consiglio di Aladino, il vecchio Orcano sorge a perorare in favore della pace ; e il poeta nella Liberata (s, 39) lo presenta così:
   Orcano, uom d'alta nobiltà famosa, E già nell'armi d'alcun pregio avante ; Ma or congiunto a giovinetta sposa E lieto ornai di figli era invilito Negli affetti di padre e di marito ;
   versi che nella Conquistata (xvi, 56) diventano:
   Il re d'Aleppo, haom di virtù famosa E'n guerra e'n pace di gran pregio avanti; Ma fiora nell'età grave e pensosa, Ili sé e di sue terre e di suoi figli, Cauto vecchio, temea tutti i perigli.