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Spagna sono venuti due soli guerrieri, perchè quel paese è impigliato in propria crociata naéionale perpetua:
Però due soU manda in sì gran turba Spagna, evi propria guerra ancor perturba.
{St. 78).
Descritte così le schiere IrigtiaSie, passa il poeta a far conoscere le seniore nemiche; e, dataci una breve storia del nmomettankmo, ci fa sapere che in Gerusalemme regna il turco Ducalto (figliò del terribile Belchefo), il quale teneva il regno di Damasco, ed ora, veduto il per .colo, era accorso alla e'1 fesa id Gerusalemme. C'è poi una supplicaiDne di Gerusalemme a Di) (1).
G. II. Prolissamente si desciivono le diverse contrade del regno eli Damasco, e in ispecie quelle di Giudea, la cui custodia è affidata da Ducalto a. propri figliuo]'' tra i quali ha il primo posto Argante, che dopo una '*rita avventurosa era r uscito a di tentare amm aglio del califfo d'Egitto e ad averne in moglie la figlia Lugeria. Egli, nuovo Ettore, rimetterà ben presto il p ede in Gerusalemme, e sarà il capo naturale di tutte le mprese.
Ducalto intanto affretta i preparativi per la difesa; e caccia dalla città i Cristian che vengono incontro ai Crociati, condotti dal vecchio Simone; e a questi Goffredo narra la storia della miracolosa scoperta della santa lancia in Ariti )ehia. E g ungono in campo anche Argante ed Alete, messaggieri d'Egitto (2).
C. III. I due ambasciatori sono accoR ili magnifica tenda, sulle pareti della quale sono istoriati tutt1 i fatti della crociata da Clermorit in p< . 1 atte vanamente le superbe proposte, i due messaggieri se ne vanno, Argante in Gerusalemme, Alete in Egitto (3).
C. IV. Appena arrivati sotto Gerusalemme, i Cromati poco prudentemente cominciano la battaglia: Tancredi, il liberaratore della Giudea, resta affasc • nato dalle trecce di Clorinda; Guidone è ucciso da Argante; e l'impetuoso R, scardo invano si sforza di vend.jare la morte del suo duce glorioso. Goffredo, che scorge il vano pericolo a cui .1 guer:iero si espone, lo richiama; e, fatte solenn esequie a Guidone, ordina il taglie della selva per apprestare le macchine d'assedio (4).
C. V. Concilio de'demoni. Uno di loro va ad 'spnare ad Idraote re di Ma-racléa (e non più di Damasco) in Ferìcia, che mandi Armida a ingannare i Cristiani. Aimida viene al campo, e innamora molti in specie degli u scelti eroi » (5).
C. VI. Eustachio innamoratissimo, per non aver Riccardo rivale, i ] adopera a farlo eleggere a successore di Guidone, col patto di essere messo tra i dieci campioni che Goffredo a grande stento concede ad Armida. Nasce contesa tra Riccardo e il norvoga Gernando; si disputa-a lungo fra i due sui pregi Io'Normanni i mast nell'antica lor pati x e quelli migrati in Francia e in Itana. Il norvega è ucciso da Riccardo, che alteramente r ('fende ( nanz a Goffredo; e poi sdegnoso lascia il campo, raccomandando al fratello Ramusio e all'amico Ru-perto d'Ansa le schiere che la madre Luc^a gl deve mandare da Napoli. Intanto Armida si conduce via i guerrieri innamorat e li rinchiude in un suo castello incantato, posto nel bel mezzo della palude Asfaltide (6N.
(1) Corrisponde al I della Liberata, se non che ha parecchie stanze nuove, e dalla st. 107 in poi fa strada propria.
(2) Le st. 4-14 corrispondono con pochi mutamenti alle st. 39-40 del c. Il, e 83-90 del I della Liberata. Dalla st. 15-80 tutto è nuovo. Le st. 89-90 corrispondono alle 57-58 del c. II. Le due ultime stanne sono nuove.
(3) Le st. 1-54 sono nuove; il resto del canto s'accorda, con poche differenze, colle st 30-97 del c. II della Liberata.
(4) Corrisponde su per giù al III della Liberala. È omessa qui la teichoscoj a.
(5) Corrisponde, fatte poche differenze, alle st. 23-4, in tutto e por tutto al c. IV della Liberata.
(6) Accompagna, facendo parecchie bellissime aggiunte, il c. V della Liberata tino alla st. 84 n-clusiva; le rimanenti st. 115-121 corrispondono in parte alle st. 61-3 del c. X della L beraia.
C anello. 19