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Storia della Letteratura Italiana nel Secolo XVI

U.A. Canello
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 327

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   le due Gerusalemmi.
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   chada, cavaliere limosino, sappiamo aver egli composto verso il 1120 una storia in versi della prima crociata (1); e verso il 1220 è ricordato da Giraldo Cabreira un poema, probabilmente provenzale, sulla presa d'Antiochia, la Cansos d' Ariti oc ua.
   Ma più che tra i Provenzali l'idea della Crociata, corno già il movimento politico carolingio, avea trovato favore tra i Francesi del settentrione; e della Francia settentrionale ci restano ancora alcuni poeir' sulla prima santa spedizione e sulle -v icende degli eroi che vi fecero le prime parti (2).
   Un Riccardo detto a il pellegrino », forse per ciò che avesse passato il mare colla prima crociata, compose sul principio del secolo XII, un racconto, in versi assonan , sull'impresa del Bugiane. Noi non possediamo più l testo originale dell'opera sua; bensì ne abbiamo un rifacimento in versi esattamente rimati, dovuto a un Graindor di Douai, che fioriva verso la fine di quel secolo. Il suo poema, che s'int.tola Jerusalem (3), contiene una succinta e piuttosto confusa narrazione del passaggio di Pietro l'eremita, alla quale tien dietro il racconto della spedizione di Goffredo, racconto che si fa largo e drammatico , quando si viene all'assed o di Ani ochia. Tra la conquista di Antiochia e quella di Gerusalemme è inserita una storia romanzesca, i Chètifs, in cui s narra di sei cavalie.i francesi, che, partiti con Pietro 1' eremita e fatti prigioni dai Turchi, restano liberi per il valore di Riccardo, il quale vince in prova regolare due turchi e converte iergalé; e così possono giungere sotto Gerusalemme nel momento che i Cristiani assedienti ne avevano magg:or bisogno.
   Più tardi un Rcnaux rimaneggiò ancora la composizione di Graindor, aggiungendovi una specie d' atroduzione, che consta di due poemi, nel primo dei quali, int'tolato Elia o II cavalier dal cigno, si narra una curiosa storia di un Elia, antenato d Goffredo di Buglione, nato ad un parto con altri sei fratelli, trasformato poi nsicme con loro in cigno e rest'.mito alfine alle ani jhe sembianze; nel secondo, l'Infanzia di Goffi e do (Les enfances de Godefroid) si narrano le venture di questo Elia, che scortato da uno dei fratelli rimasto cigno, ottiene in tsposa Beatrice di Buglione, e la fa madre di Ida, che da Eustachio di Bou-logne ha Goffredo, Baldovino ed Eustachio. Seguono le prodezze giovanili di Goffredo, le quali lo rendono tanto famoso da invogliare il soldano Cornumaran a venire in Occ dente per saperne la verità.
   Elia, L'infani'a di Goffredo, Antiochia, I Cattivi, e Gerusalemme, chc da principio erano stati composti separatamente, furono miniti in una narratone continua, conosc ita sotto il titolo di Cavaliere dal Cigno. E a questa narrazione si tentò più tardi, sul principio del secolo XIV, di dare una continuai tone con due altri poemi romanzeschi.: Baldovino di Sébourg e 11 bastardo di Sébourg (1).
   Anche gli Spagnuoli ebbero una compilazione poetica della storia delle Crociate nella Conquista d'Ultramar ; e i dotti la ' aisti del tempo non mancarono neppur essi di celebrare in racconti misti di prosa e di vers il valore de' Crociati: valgano per tutti i Gesta Tancredi -principi$ di Radulphus Cadomens ''>, suo compagno d'ara: , scritti verso il 1110 (5).
   Nè durante il secolo XVI, mentre Carlo V mirava a riunire l'Europa cristiana per rcsj ingere l'antico avversario, e l'opera sua era poi continuata da Spa-
   (1) Labbe, lìibliotheca nova, II. 290. Per le questioni circa l'esistenza di poemi provenzali sulle crociate, si vegga specialmente P. Meyer, La Chanson de La Croisade contre les Albigeois, Introdu-ction, p. XLIII e segg.
   (2) Intorno ai poemi antichi francesi sulle crociate, si vegga principalmente V Histoire littèraire de la France, voi. XXII, p. 352 e segg.; e voi. XXV, p. 507 e segg.
   (3) Jerusalem l'appele, qui droit la veut nomer (Hist, litt., XXII, 357).
   (4) Un altro racconto della prima crociata, in versi francesi, fu pubblicato e illustrato da P. Meyer nella Romania del 1870 (t. V, fase. l.°).
   (5) EdUo la prima volta a Parigi, nei 1717; poi di nuovo dal Muratori, tra gli Scriptores. Sono in versi i capitoli 27-32, 73-90, 126-135. E tutta la narrazione è animata di fuoco poetico.
   Canello.
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